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E’ proseguita nel Comune di Maropati, in provincia di Reggio Calabria, la campagna di monitoraggio del gas radon che l’Arpacal, l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente della Calabria, ha già avviato nella provincia reggina così come nelle altre province calabresi.
L’obiettivo, per tutti i centri, sarà quello di conoscere i livelli di concentrazione del radon negli ambienti di vita (edifici pubblici ed abitazioni private), individuandone le azioni di rimedio nei casi di rilevante concentrazione ed avere, pertanto, un quadro conoscitivo di dettaglio sulla presenza in Calabria di questo gas naturale radioattivo, derivante dal suolo e dai materiali da costruzione, considerato la seconda causa, dopo il fumo di sigaretta, di tumore polmonare.
I tecnici del Laboratorio Fisico e del CRR (Centro Regionale Radioattività) del Dipartimento Provinciale Arpacal di Reggio Calabria, diretto dalla dr.ssa Giovanna Belmusto, nelle persone del Dott. Maurizio D’Agostino e dell’ Ing. Alberto Belvedere accompagnati dalla dipendente del Comune di Maropati, Marcella Marchetta, hanno posizionato un certo numero di esposimetri per la misurazione della presenza di gas radon in una scuola materna ed una elementare, presso il palazzo municipale e presso due abitazioni private, ove rimarranno per un periodo di un anno, al fine di valutare la concentrazione media annua di radon, così come previsto dal D.lgs. n. 241/00. Il posizionamento degli esposimetri negli altri Comuni del territorio reggino, che hanno aderito al progetto (ad oggi circa dieci), proseguirà nelle prossime settimane.
L’obiettivo a conclusione della campagna regionale, coordinata dal dr. Salvatore Procopio del Laboratorio Fisico “E. Majorana” del Dipartimento di Catanzaro dell’Arpacal, sarà anche di realizzare una mappa georeferenziata che, partendo dai dati acquisiti nelle province, restituisca un quadro generale della presenza in Calabria di questo gas radioattivo naturale.
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