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“Nel quadro generale dei problemi che in questo periodo attanagliano la sanità calabrese ed in particolar modo la provincia di Reggio Calabria – afferma una nota stampa della LegacoopSociali Calabria – non si può pensare di continuare a lasciare il settore della psichiatria nel silenzio dell’oblio, a piacimento di quanti, da questa situazione ne traggono interesse o addirittura profitto.
E’ veramente inaccettabile e fuori da ogni logica che le richieste di ricovero avanzate presso i Centri di Salute Mentale della provincia di Reggio Calabria, per l’inserimento dei pazienti all’interno delle Strutture Residenziali Psichiatriche esistenti sul territorio vengano respinte dal Dipartimento di Salute Mentale della stessa ASP.
Con la conseguenza che gli utenti dei servizi si vedono costretti ad ‘emigrare’ fuori provincia. Oltre a negare un diritto costituzionalmente garantito, – continua – il diritto alla salute, si creano enormi disagi a tante famiglie che hanno di per se la sfortuna di vivere quotidianamente e direttamente sulla loro pelle le difficoltà di gestione del disagio psichiatrico in ambiente familiare. Tutto questo, paradossalmente, con grande aggravio di spese per l’azienda pubblica, che nega i ricoveri nelle strutture dove opera il proprio personale sanitario ma deve poi necessariamente rimborsare le spese sostenute altrove in strutture private .
Eppure nonostante nei mesi scorsi tutti i soggetti interessati, cooperative sociali, associazioni dei familiari e la stessa consulta della Psichiatria abbiano espresso vibrata protesta rispetto l’iniquità del provvedimento dell’ASP 5 di bloccare i ricoveri nel proprio territorio nulla è stato fatto per la revoca dell’assurdo provvedimento, nonostante le rassicurazioni pervenute da parte della Regione. Con la conseguenza che – continua – l’atto deliberativo dai contenuti scellerati ( n. 425/CS del 16/06/2015) che disponeva il divieto dei ricoveri per consentire, incredibilmente, il contenimento della spesa, tuttora crea enormi disagi agli utenti e porta di certo, inevitabilmente e paradossalmente ad un incremento della spesa per l’ASP 5 e per la stessa Regione Calabria!!
Il mancato insediamento della triade commissariale nominata per l’ASP 5 di Reggio Cal. e l’assenza di interlocutori non aiuta certo a superare questo momento di forte tensione che , l’incertezza del futuro , unitamente al mancato pagamento delle spettanze dovute per le prestazioni rese , ad oggi ferme al mese di aprile 2015, alimentano nei lavoratori , nelle cooperative e negli stessi utenti e familiari. Anzi – continua – il tutto contribuisce a generare un clima ostile e di sfiducia verso la politica e verso tutti i burocrati e dirigenti del settore che appaiono inadeguati e distanti dai problemi reali del territorio e del cittadino.
LegacoopSociali Calabria a nome delle proprie cooperative impegnate nella gestione delle Strutture Residenziali Psichiatriche ritiene che non è più tempo di attese. Ora è necessario – conclude – intervenire per regolarizzare i pagamenti delle prestazioni fin’ora rese come appare ancora più urgente la riorganizzazione che siano fissati gli obiettivi e le regole, cioè le linee guida per la riorganizzazione delle strutture alternative, da parte dell’unico Ente preposto, evidentemente la Regione Calabria da cui l’ASP stessa dipende.
Nel ribadire la necessità immediata di rettifica della deliberazione n. 425/2015 CS , l’Organizzazione comunica la proclamazione dello stato di agitazione e l’attivazione di ulteriori forme di tutela presso i soggetti istituzionali, al fine di salvaguardare i diritti degli utenti, dei lavoratori e delle cooperative sociali rappresentate”.
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