Le attività di Arpacal a Triparni e Rombiolo

arpacal

Questo post é stato letto 31780 volte!

L’allarme lanciato da cittadini ed istituzioni riguardante le patologie oncologiche sul territorio frazione Triparni del comune di Vibo Valentia, correlate eventualmente a criticità ambientali da individuare, non è rimasto inascoltato dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal).

I tecnici del Centro Epidemiologico Regionale Ambientale dell’Arpacal, infatti, stanno elaborando una mappa della presenza delle patologie oncologiche sul territorio, in riferimento alle singole vie dove esse si sono verificate, per mettere in evidenza l’eventuale presenza di un significativo aumento di queste patologie in determinate zone della città in paragone con altre. Tali risultati, confrontati con i dati relativi a monitoraggi ambientali, effettuati o in corso di realizzazione dai tecnici del Dipartimento di Vibo Valentia, potrebbero fornire materiale per una correlazione statistica.

Relativamente alle problematiche della frazione  Triparni, che l’ex presidente della circoscrizione Nicola Florio ha sottoposto all’attenzione del Responsabile del CERA dott. Francesco Nicolace e della Dott.ssa Angela Maria Diano, Direttore del Dipartimento provinciale Arpacal di Vibo Valentia, occorre ricordare che, a seguito dell’incontro tenutosi proprio nel Dipartimento Provinciale Arpacal il 22 ottobre scorso con i medici di base e con il dott. Restuccia dell’ASP di Vibo Valentia, l’Agenzia ambientale calabrese ha dato ampia disponibilità ad avviare un’attività pianificata di raccolta di informazioni sanitarie, cui far seguire una successiva fase di monitoraggio ambientale a cura del Dipartimento Provinciale.

In quella sede fu ricordato che, in mancanza di un registro Tumori, sarebbe stato indispensabile per l’attività di indagine epidemiologica ambientale, che i medici di base presenti collaborassero per attuare un censimento relativamente alle patologie neoplastiche e neurodegenerative, in un arco temporale di almeno 10 anni. Tali informazioni sono, infatti, necessarie per definire, congiuntamente all’ASP di Vibo Valentia, unica ad avere competenze in materia, il dato sanitario sul territorio di Triparni. A tutt’oggi, le informazioni richieste non sono state inoltrate all’Arpacal ed il CERA, per poter proseguire i propri studi, è in attesa di ricevere le schede di raccolta dati che, se significativi, saranno confrontati con i dati ambientali disponibili e sottoposti ad ulteriori analisi ed elaborazioni.

Durante l’incontro, la Dr.ssa Angela Diano, accogliendo le istanze dei presenti, ebbe modo di confermare la piena disponibilità a procedere con approfondimenti tecnici laddove si ravvisasse la necessità di meglio caratterizzare lo stato ambientale. In quell’occasione fu autorizzato, parallelamente all’indagine sanitaria, l’avvio sul territorio di Triparni di campagne di monitoraggio delle diverse matrici ambientali, i cui dati, per essere rappresentativi, necessitano di periodi lunghi di campionamento, così come la fase di acquisizione dei dati e la successiva elaborazione.

Per l’anno 2014, due aree sono state considerate quali siti d’interesse di indagine: il Comune di Rombiolo e la frazione di Triparni del comune di Vibo Valentia. Per quanto riguarda il comune di Rombiolo, la piena collaborazione dell’Amministrazione e dei cittadini, nonché dell’associazione “Ambiente e salute” che, per prima, ha sottoposto l’istanza al dipartimento provinciale, ha permesso di procedere speditamente nelle fasi di acquisizione dati: i monitoraggi sono stati avviati da circa un anno con le misurazioni delle sorgenti in bassa e alta frequenza, la misurazione del gas radon nei siti ritenuti critici e nelle acque potabili e il controllo della qualità dell’aria attraverso la misurazione di parametri significativi. A breve sarà possibile presentare e discutere i risultati conclusivi con la cittadinanza.

Per la frazione di Triparni, invece, l’attività è in fase iniziale: sono state condotte attività di misura di controllo dei campi elettromagnetici, sia in alta che sin bassa frequenza, e attività di controllo sulla consistenza dei tetti in eternit. Le ulteriori attività  saranno pianificate e condotte nel corso del 2015, con il coinvolgimento attivo della popolazione. In particolare, le matrici oggetto di valutazione, riguarderanno la qualità dell’aria, il monitoraggio delle sorgenti di campi elettromagnetici, la misurazione del gas radon nelle abitazioni ricadenti in alcune zone indicate come “critiche” dagli stessi medici di base e nei pozzi e sorgenti del territorio e la misurazione della radioattività ambientale.

“E’ indispensabile al buon esito dell’indagine – ha dichiarato il direttore del Dipartimento di Vibo valentia dell’Arpacal, dr.ssaAngela Diano – che vi sia  una disponibilità da parte dell’amministrazione e dei cittadini a supportare le fasi tecniche nei casi in cui sono previste verifiche in situ, o attività di misura  in ambienti privati, affinché si possa produrre un dettagliato rapporto ambientale che necessita di tempi adeguati per la determinazione quali-quantitativa di matrici ambientali e la valutazione e l’elaborazione dei dati acquisiti, che saranno presentati a conclusione dell’attività”.

 

Questo post é stato letto 31780 volte!

Author: francesca

autore e collaboratore di ntacalabria.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *