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ANCADIC: “Non piove ma nel sottopassaggio pedonale sulla Ss 106 al bivio stazione ferroviaria di Lazzaro perdurano infiltrazioni e gocciolamenti di acqua”
Criticità sottopassaggio pedonale al bivio della stazione FS di Lazzaro
“Le piogge sono lontane tuttavia si continuano a registrare infiltrazioni e gocciolamenti di acqua nel sottopasso pedonale situato sulla Ss 106 al bivio stazione ferroviaria di Lazzaro e diffusi segni di umidità su tutta la struttura edilizia, che hanno potuto innescare la corrosione e propagazione dell’armatura metallica.
Le acque scorrono visibilmente soprattutto sulla parete lato Melito e giungono sulla pavimentazione formando una pozzanghera e da lì in parte confluiscono in un pozzetto senza sbocco, coperto con griglia metallica situato sulla pavimentazione a qualche metro dalla pozzanghera”. Lo afferma in una nota Vincenzo Crea, Referente unico dell’ANCADIC e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”.
Distacco di cemento dalle pareti
“L’intonaco – continua Crea – soprattutto lato Reggio, è gonfio e si registra il distacco di cemento dalla parete, porzioni di cemento sono giacenti alla data del 3 agosto 2023 sulla pavimentazione e altre porzioni sono pronte a staccarsi.
Il canale a cielo aperto che costeggia lato monte la Ss 106 e raccoglie le acque piovane del Centro abitato di Lazzaro e le confluisce al torrente Oliveto è asciutto, ciò fa ritenere senza ombra di dubbio che le infiltrazioni sono riconducibili a perdite idriche.
Sebbene tale stato di fatto sia stato più volte segnalato alle competenti articolazioni comunali e non solo (comunali) dalla scrivente associazione chiedendo l’eliminazione delle criticità previo verifiche tecniche, il fenomeno persiste e non è dato sapere quali danni queste infiltrazioni abbiano potuto arrecare nel tempo alla struttura edilizia.
Giova ricordare e ripetere che anni addietro sono crollate le pignatte dell’intero soffitto del sottopasso ed è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco a seguito del quale il sottopasso è rimasto inagibile per alcuni giorni”.
Sporcizia e rifiuti
“Il sottopasso – aggiunge – è sporco sulle scale e nell’area perimetrale esterna lato mare si rinvengono bottiglie di vetro intere e rotte che creano ulteriore pericolo per l’integrità fisica delle persone specialmente col buio giacché i vetri rotti, veri bisturi, non sono prontamente avvistabili dalle persone che si servono del sottopasso e dell’area circostante. Il sottopasso è molto frequentato, a pochi metri c’è la delegazione municipale con la sede staccata della polizia municipale di Motta San Giovanni, la scuola Media, la stazione ferroviaria, un supermercato e altre attività commerciali e comunque in questo tratto viario è l’unica struttura che permette di attraversare in sicurezza il pericoloso tratto di Ss 106.
Atteso che l’intervento riguarda anche l’igiene e sanità pubblica oltre che possibili danni all’integrità fisica delle persone che si servono del sottopasso per attraversare la Ss 106 l’intervento si sarebbe dovuto eseguire senza ritardo.
L’intervento – conclude Crea – deve essere strutturale, continuare a intonacare le parti degradate non appare misura idonea per l’eliminazione delle criticità e dei potenziali pericoli che esse minacciano, criticità che con tale maldestra misura vengono momentaneamente occultate e che si ripresentano a breve termine”.
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