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Il 3-4 e 5 marzo 2015 in tutto il pubblico impiego i lavoratori e le lavoratrici saranno chiamati alle urne per il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie (RSU).
Un appuntamento importante, che coinvolge milioni di lavoratori che sceglieranno da chi farsi rappresentare e decideranno, attraverso il voto, da che parte stare. Un appuntamento ancora più importante se si considera anche la nuova disciplina contrattuale del 28 novembre 2014 – la quale
stabilisce che sono stati estesi i diritti di elettorato “attivo” e “passivo” anche al personale con rapporto a tempo determinato.
Una scadenza che cade all’interno di una lunga fase politica di pesante attacco al mondo del lavoro, sia pubblico che privato e che ha fortemente ristretto gli spazi di democrazia e di partecipazione attiva
nei posti di lavoro, spesso anche con la connivenza e compartecipazione
delle maggiori organizzazioni sindacali del nostro Paese.
Fortunatamente c’è però chi, come Delio Di Blasi, dirigente storico
della CGIL ed ex componente del direttivo nazionale Funzione pubblica
formalizza – rendendo note le proprie ragioni – la sua uscita dalla
CGIL con la conseguente adesione al sindacato USB. “Nel sindacato USB –
spiega lo stesso ex dirigente CGIL – ha ritrovato le stesse motivazioni
che lo avevano spinto tanti anni fa ad occuparsi di sindacato, un
sindacato che mette le persone ed i lavoratori innanzi a tutto e fa
della questione del lavoro e dell’occupazione la centralità del proprio
operato”.
Anche per questi motivi – aggiunge a tal proposito Gianluca Tedesco – l’appuntamento per il rinnovo delle RSU nel pubblico impiego assume un significato decisivo confermando l’importanza e la stabilità del
sindacato come punto di riferimento per i lavoratori. Questo
appuntamento – aggiunge ancora Tedesco – finisce per toccare
principalmente chi, come il sindacato USB, crede fermamente nella
democrazia e nel protagonismo dei lavoratori.
È il momento di scelte importanti e decisive non solo per il nostro Paese e per i cittadini, ma soprattutto per i lavoratori che hanno la possibilità di scegliere democraticamente i loro “rappresentanti RSU” al fine di garantire un reale cambiamento che la pubblica amministrazione deve compiere. In questo senso il sindacato USB porterà sin da subito all’attenzione delle forze politiche (soprattutto quelle regionali), una serie di argomenti quali tra i più importanti la “valorizzazione” delle
professionalità esistenti e delle rispettive “competenze”.
La Usb Calabria invita i lavoratori ad un’ampia partecipazione alle elezioni delle RSU perché è proprio su queste basi che una nuova stagione di riforme e di cambiamento non è solo auspicabile ma necessaria.
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