La fotografia, un amore senza tempo per il “Maestro” De Angelis

Stefano De Angelis

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Oggi, tutti coloro che ripongono nelle loro doti, innate, (anche raggiungibili successivamente) obbiettivi importanti, incontrano di fatto uno ” status ” che rischia di far soccombere i loro Sogni, da subito, al loro nascere. Sebbene il progresso e l’inventiva degli uomini sembra non avere confine, il mondo paradossalmente risulta saturo in tutti i campi d’azione. “Inventarsi” qualcosa, riuscire a trovare una propria identità ed esclusività all’interno del Mondo Astratto con particolare riferimento all’Arte diviene sempre più difficile se non addirittura impossibile. Ecco, quando mi muovo all’interno di uno dei miei argomenti preferiti ed in questo caso la “fotografia” applico un mio personale metodo di orientamento, per così dire che possa dare adito alla mia Ispirazione di poter trovare un percorso alternato verso la destinazione finale.

Allora, depongo, letteralmente, quelli che sono “gli attrezzi del mestiere” in questo caso macchina fotografica, obbiettivi ed altro per consultare ed analizzare l’ambiente in cui mi trovo. E’un percorso che prevede un lungo periodo di naturale osservazione delle Cose e degli Eventi dove lo “strumento” più adatto da utilizzare, in questo caso, RISULTO ( RISULTO) me stesso. Torno a utilizzare e consultare quelli che sono per eccellenza gli strumenti migliori: i miei occhi. Gli occhi, strumenti fotografici che indissolubilmente legati alla Percezione intuiscono prospettive visive mai esplorate; sì, ripeto, mai esplorate. Osservare non è mai guardare.

È un atto esplorativo dove il fulcro del ricevere informazioni dall’esterno viene combinato al patrimonio informativo personale; ma c’è dell’altro. Molto spesso, mi dicono che Io fotografi “con l’Anima”. Sicuramente mi riconosco in questo percorso interiore dove la Ricerca della Bellezza implica virtuosismi disponibili nella Clausura del Silenzio. Sono proprio questi virtuosismi con i quali mi isolo all’interno di un Mondo in movimento laddove il primo a muoversi sono proprio Io. – Non Io escluso dal Mondo – ma assieme al Mondo m’immergo nel Rumore della Vita e di cui faccio parte. Le mie Emozioni amplificano le Sensazioni che mi dirigono verso le prospettive ricercate.

In questo Senso un grandissimo e validissimo aiuto me lo dà la Poesia scritta. La Poesia è perfetta osservazione dei luoghi interiori, dell’animo e dell’Anima e riversa i suoi versi nei luoghi – non saturi – direi primordiali – del mio “Sentire”…
Giungo ad una sovrapposizione tra la Scrittura di Luce cioè la Fotografia e la Scrittura dei versi, la mia Poesia. In tutto questo tralascio totalmente il lato puramente tecnico per trasferirmi in quel mondo di Sogno dove ancora ancora ognuno di noi e non necessariamente fotografo nutre la propria Passione attraverso la Speranza. Dunque, il Percorso genera Qualcosa a cui ognuno di noi anela: la Felicità.
Con ciò posso dimostrare che l’astratto non è poi così astratto e questo perché la Virtù dell’Artista è adagiata nel luogo più importante di noi stessi: il Cuore…

Guardo ed Osservo, sempre, oltre le cose e gli eventi. La Fotografia mi aiuta molto in questo.
La Fotografia è me stesso fuori dal Tempo.

Stefano De Angelis

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Author: Ntacalabria Redazione J