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Riceviamo e pubblichiamo da Luciano Squillaci, Portavoce del Forum Terzo Settore Provinciali
“Il Forum Provinciale del Terzo Settore denuncia lo stato di inerzia che ha caratterizzato i primi due mesi della nuova gestione dell’ASP di Reggio Calabria. Nonostante i ripetuti incontri e le rassicurazioni verbali con il Commissario Giuffrè e con lo staff dell’Azienda Sanitaria Provinciale, a tutt’oggi nulla di concreto è stato fatto.
In particolare siamo costretti a segnalare che l’ASP non ha ancora provveduto ad assumere i necessari provvedimenti di impegno di spesa per l’anno 2015 relativi ai più importanti servizi che vedono coinvolti soggetti del Terzo Settore.
Ci riferiamo in particolare alla Salute Mentale, alle Dipendenze, alle Cure Domiciliari. Allo stato dobbiamo ritenere che l’ASP non ponga al centro del suo mandato né gli utenti dei servizi né tantomeno i loro operatori, che non ricevono alcun emolumento in alcuni casi anche da oltre cinque mesi.
Ci risulta in particolare che il Direttore Amministrativo Avv. Tringali non abbia intenzione di firmare gli impegni di spesa per l’assenza del documento di bilancio, cosa che tecnicamente può invece essere superata, come già avvenuto diverse volte in passato.
Lo dimostra il fatto che altri impegni di spesa 2015 per servizi diversi (vedi la riabilitazione o le cure palliative) sono già stati correttamente e giustamente assunti.
La conseguenza di tale gravissima omissione è presto spiegata: le organizzazioni del Terzo Settore impegnate in gran parte delle cure sanitarie sono ormai in ginocchio. E la cosa sorprende ancora di più se consideriamo che la scarsa attenzione verso questo mondo proviene dalla nuova dirigenza sanitaria nominata dalla neo eletta Amministrazione regionale che pure ha sempre dichiarato di voler porre al centro della propria attività proprio le fasce più deboli della cittadinanza.
In particolare per il mondo della salute mentale e delle dipendenze ciò determina l’ennesimo incomprensibile ritardo nel pagamento di spettanze dovute per servizi resi. A fronte di un sistema che, sia per quanto riguarda le strutture psichiatriche, sia per le comunità terapeutiche, avrebbe necessità di ben altra attenzione e vicinanza da parte delle istituzioni, non solo non si mettono in essere le necessarie riforme, ma addirittura si negano diritti quesiti, ponendo a rischio di chiusura strutture che ospitano centinaia di persone tra le più fragili ed emarginate.
E medesima gravità riveste la vicenda delle cure domiciliari: l’ASP era stata costretta lo scorso febbraio a sospendere la Delibera n.96 del 30 gennaio 2015 adottata dal Direttore Generale f.f. dell’ASP di Reggio Calabria, in conseguenza di una pressante richiesta del Forum del Terzo Settore, e che avrebbe, se eseguita, annullato gli effetti dell’innovativo Accordo Quadro cure domiciliari stipulato a luglio dell’anno scorso e approvato con Delibera 613/ 2014, di fatto eliminando il sacrosanto diritto di scelta dell’utente.
Ebbene la delibera di sospensione aveva un effetto di tre mesi e poi, a detta degli stessi vertici dell’ASP ed in particolare dello stesso Direttore Amministrativo, sarebbe stata definitivamente revocata. Invece siamo arrivati al 18 maggio e tutto ciò non è avvenuto.
Gli enti del Terzo Settore coinvolti nei settori chiave della sanità provinciale non possono più attendere, sono stremati, indebitati con le banche, con i propri dipendenti e con i fornitori!
Tutto ciò senza sottolineare come siano ancora moltissime le organizzazioni del Terzo Settore che vantano crediti pregressi, non ancora saldati, nonostante vi sia stato in tal senso un intervento straordinario della Regione e, ci risulta, diversi grossi debiti riguardanti fornitori ben più rilevanti economicamente (sanità privata, case farmaceutiche, ecc.) siano stati sanati.
Per queste ragioni il FORUM chiede all’ASP di assumere un atteggiamento responsabile adottando senza indugio gli impegni di spesa 2015 per tutti i servizi e facendo seguire a tale provvedimento amministrativo l’immediato pagamento delle spettanze arretrate.
Inoltre, e nello specifico delle cure domiciliari, revocare definitivamente la delibera 96 del 30 gennaio 2015 convocando le parti sociali per concertare il definitivo riordino di un settore particolarmente delicato ed importante.
Se tutto ciò non dovesse avvenire il FORUM porrà in essere ogni azione di contrasto, sollecitando in tal senso tutti gli organismi di rappresentanza, i vertici regionali della Sanità a sostenere il FORUM in questa ennesima battaglia a tutela dei cittadini e del territorio”.
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