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In passato sono stati scritti alcuni libri, sulla storia di quella che fu l’antica Castelvetere, odierna Caulonia, ma in poche occasioni sono stati approfonditi gli aspetti legati alle famiglie cosiddette nobili, dei tempi che furono.
Lo scrittore tedesco Franz von Lobstein, scrisse “Il settecento calabrese ed altri scritti” ma, come molti sostengono, venne sovvenzionato, per inserire nel testo solo i cognomi di alcune famiglie a scapito delle vere famiglie nobili del passato.
Ciò che è certo è che sicuri trascorsi nobiliari li ebbero i Balì di Castelvetere/Caulonia. Infatti, i Balì erano alti dignitari, sia all’epoca della dominazione araba sia nell’ambito del Sovrano Ordine Militare di Malta. Le continue dominazioni e i continui stravolgimenti sociali portarono l’illustre Famiglia, che ebbe diversi rami, a perdere possedimenti e potere. Oggi a Caulonia rimangono i discendenti dei Balì, alcuni dei quali portano ancora l’illustre cognome (ad esempio il giornalista Ilario Balì).
Altri discendenti dei Balì, tra i più noti, sono il professore Cosimo Vincenzo Sansalone (la nonna era Balì) e tutti i suoi parenti e cugini (Sansalone, Capece ecc.), il dottor Giuseppe Cavallo (divulgatore, giornalista e maestro di arti marziali), il fratello Nicola e tutti i suoi cugini, Giuseppe (imprenditore IG costruzioni), Teresa, Ilario (imprenditore IG costruzioni) e altri, la cui bisnonna era Balì. Quindi, loro sono tra i sicuri nobili di Castelvetere/Caulonia.
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