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La coreografa e direttrice artistica dei Continuity Fluid Performers, Angela Tiesi, è tornata entusiasta dopo la partecipazione della sua Compagnia calabrese di Danza Contemporanea alla terza edizione di un festival ospitato all’Elf Teatro nel quartiere Porta Romana a Milano. Il festival si è trasformato in un luogo culturale dove si ha l’opportunità di fare esperienza diretta della bellezza e condividere saperi.
I Continuity sono stati affascinati dalle proposte innovative e dai contesti in cui si sono aperti al confronto, dando spazio a diversi linguaggi artistici per comunicare in un mondo che sembra perdere di vista l’interiorità e le sue espressioni. Il festival ha incluso una call con selezione iniziale e la Compagnia ha ottenuto punteggi alti in tutte le voci in concorso, ricevendo il premio per la migliore performance di danza e musica della serata.
Il nuovo format dello spettacolo dal vivo pensato e voluto da Bab*Elf, un progetto di artisti, inventori e sognatori nato a giugno 2022, ha aperto nuove possibilità alla decennale esperienza di Elf Teatro, permettendo di ricercare, incontrare e immaginare nuove forme artistiche.
La performance “IN ESCAPE ROOM” è stata portata in scena dai Continuity, con le coreografie di Angela Tiesi e le musiche originali composte ed eseguite dal vivo da Tommaso Muto, esperto di musica elettronica. La caratteristica distintiva di questa performance è stata la presenza del musicista in scena, che ha creato accadimenti sonori sempre nuovi ad ogni spettacolo grazie all’improvvisazione del momento.
“Aggiungiamo un’altra bellissima esperienza al nostro bagaglio umano e professionale e portiamo nel cuore il riscontro positivo del pubblico, giudice indiscusso del mitico JAMGALA!”
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“E’ un lavoro intenso-ha spiegato la Tiesi- che racconta di come spesso trovare un modo di aprire la porta d’ingresso e uscire diventa un enorme macigno. L’assonanza con la vita di oggi è tangibile, nella realtà così come per il gioco, spesso trovare quella porta rappresenta la sola via di fuga, per accorgerci poi che si trova in noi stessi: riempire di luce la nostra stanza è il solo modo per non soccombere al buio”.
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