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All’indomani dell’assemblea straordinaria di Locri sulla sanità della Locride e delle precedenti dichiarazioni del Commissario Straordinario dell’ASP – Dott. Sarica – e del V.Presidente del Comitato della Conferenza dei Sindaci della stessa ASP, -Sindaco di Gerace Rag. Varacalli, occorre fornire elementi di verità sul provvedimento adottato con ordine di servizio nr. 89 del 13/06/ 2014.
Il Commissario Straordinario dell’ASP 5 ha dichiarato che “grazie al trasferimento, di alcuni servizi socio-sanitari a Gerace la città rivivrà”.
Va da sé che, attualmente, la città è morta! Sussistono serie perplessità sugli effetti miracolosi di risurrezione di un provvedimento, la cui finalità non appare una razionalizzazione delle risorse, ma l’adozione di un atto per evitare responsabilità di sorta.
Il Sindaco di Gerace, per l’occasione, ha urlato ai quattro venti “ grande soddisfazione per un provvedimento molto atteso dalla popolazione geracese e che comporta – finalmente – l’utilizzo di una struttura che… è rimasta finora inattiva”.
Non è vero ! Le aspirazioni della città sono ben altre e la comunità non è mai stata interpellata! I cittadini di Gerace preferiscono diverso utilizzo e ben altra dignità che quella di un locale di scorta per dei servizi provvisori. Essi esprimono disappunto per la scelta unilaterale operata, perché improduttiva e preclusiva di qualsiasi ricaduta, crescita o sviluppo occupazionale, economico e sociale. Il provvedimento emesso dall’ASP, e condiviso dai soli amministratori di Gerace, umilia la Città ed i suoi abitanti che per decenni hanno coltivato speranze e sogni per un futuro migliore dei propri figli.Sono delusi e contrastano l’uso strumentale del decentramento del servizio di guardia media finalizzato ad ottenere, ad ogni costo, l’apertura dei cancelli di una struttura fantasma, con l’apparente illusione di appropriarsi finalmente di un impianto completamente operativo. Non è così! E’ un inganno! Lo sanno bene i geracesi e i cittadini della Locride che si sta barando.
I geracesi sono consapevoli che non potrà esserci una finalità di carattere sanitario, avendo sperimentato, con gravi tributi, il superamento e la fine del momento storico di tale destinazione. La regione Calabria e l’ A.S.P. 5 hanno già dichiarato l’assoluta irrealizzabilità della destinazione sanitaria. Non è più il tempo della speculazione politica, ma la stagione di attuare proposte credibili e realizzabili. In tal senso occorre indirizzare tutte le energie disponibili per rilanciare una Città che si può permettere di guardare oltre il basso orizzonte nel quale è stata trascinata nell’ultimo triennio.
Nel tessuto sociale vi è questa aspirazione, ipotizzano un progetto il più confacente alla vocazione turistica e culturale della Città di Gerace, come un Centro di Restauro e valorizzazione dei beni culturali, con attività di formazione, di ricerca, sperimentazione e studi diagnostici sullo stato di conservazione del patrimonio storico, artistico, culturale, ambientale. La concretizzazione di questo progetto potrà avvenire attraverso la programmazione dei fondi di derivazione comunitaria 2014-2020.
Quanto al sistema sanitario della Locride, è indispensabile non solo un ospedale unico a Locri con le caratteristiche complessive di una struttura “spoke”, ma anche un presidio avanzato tecnologicamente per Siderno ed una riorganizzazione dei servizi sanitari territoriali che assicuri, da Monasterace a Palizzi, il diritto alla salute di tutti i cittadini presenti nel territorio.
Solo stando insieme, credendo nell’ultime forze che ci sono rimaste, possiamo dare un senso al nostro territorio. La Locride non ha assolutamente bisogno di incursori irresponsabili, né di intelligenti incapaci che soffrono quando la Locride vince e gioiscono quando perde.
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