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Sono sempre più laureati e giovani ricercatori che cercano opportunità di lavoro dal Sud al Nord d’Italia e soprattutto all’estero, dove possono trovare migliori prospettive occupazionali e condizioni di lavoro più interessanti. Questo fenomeno è conosciuto come “fuga di cervelli” ed è diventato un problema serio e preoccupante. Ogni anno si perdono giovani con un alto livello di istruzione e, senza di loro non si progredisce perché per loro natura rappresentano un binomio indissolubile : ricerca-progresso.
Siamo il Paese che forma laureati e ricercatori tra i migliori del mondo. Tuttavia gli investimenti in istruzione dello Stato vengono così vanificati e i mancati redditi che i giovani laureati italiani portano ad altri Paesi contribuiscono alla perdita per l’Italia di 14 miliardi di euro ogni anno. Urge trovare una soluzione. Un modo per fermare l’espatrio di cervelli dall’Italia ed in particolare dal Sud forse c’è. Non è detto che per riuscire nella vita si debba per forza lasciare la propria terra d’origine. Basta intraprendere il giusto percorso accademico, come ha fatto la neo laureata Anna Serranò che ha scelto la Facoltà di Matematica a Messina .
Anna Serranò, una ragazza di Siderno, che il 25 luglio ha conseguito il titolo di Dottoressa in Matematica, dopo un encomiabile percorso accademico presso l’eccellenza siciliana, discutendo brillantemente la tesi dal titolo ”Gruppi abeliani finitamenti generati e loro applicazioni” Alla neo dottoressa abbiamo chiesto cosa ne pensasse sulla fuga dei cervelli
“ La partenza di tanti giovani laureati contribuisce ad aggravare le difficoltà che il nostro Paese già affronta, come il calo delle nascite o la mancanza di figure lavorative specializzate e di conseguenza i mancati versamenti allo Stato. Va bene andare all’estero per arricchire le proprie conoscenze e capacità professionali, ma non mi sembra giusto quando sono costretti a cercare lavoro altrove. Personalmente non abbandonerò il mio Paese. La fuga dei cervelli rappresenta una perdita non solo economica, ma soprattutto umana. Personalmente non abbandonerò il mio Paese”.
Alla neo dottoressa le più vive congratulazioni ed un cammino radioso e ricco di soddisfazioni, che ogni giorno della sua vita possa essere colmo di successi, gioia e realizzazioni personali.
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