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Appena concluso in Calabria il II Meeting Nazionale dell’Istituto di Nanotecnologia del CNR (CNR-NANOTEC), organizzato dalla FONDAZIONE CON IL CUORE – Uniti per la ricerca sul cancro, che ha conferito alla dott.ssa Sharmistha Chatterjee, della IIT Indian Institute of Technoloy Patna, India, una borsa di dottorato triennale.
Con un evento dal forte valore scientifico, etico e progettuale, le imprenditrici Sabina Ceccacci e Serafina Sammarco, fondatrici della Fondazione, si sono dette pienamente soddisfatte per essere riuscite a favorire il dibattito scientifico e il raggiungimento di un altro importante obiettivo nell’attività di ricerca.
Nel corso della serata finale, infatti, durante un interessante talk show, è stata consegnata alla dott.ssa Sharmistha Chatterjee, di 29 anni, della IIT Indian Institute of Technoloy Patna, India, una borsa di dottorato triennale, finanziata dalla Fondazione Con Il Cuore, che consentirà alla giovane di continuare il percorso di ricerca già avviato presso l’Istituto “Beyond Nano” del CNR Nanotec di Rende (Cosenza). La ricerca riguarda lo sviluppo di una piattaforma biosensoristica per rilevare marcatori tumorali attraverso tecniche di biopsia liquida e vede il prof. Giuseppe Strangi, della Case Western University di Cleveland e CNR Nanotech, quale supervisore scientifico dello studio di ricerca.
Il conferimento della borsa è stato possibile grazie alla partnership delle tante aziende calabresi, eccellenze nei loro ambiti, che sono vicine alla fondazione. La giornata finale ha registrato, altresì, l’intervento dell’avv. Maria Francesca Quattrone, titolare dello studio legale Dike Legal, esperta in diritto intellettuale, media e nuove tecnologie, che ha fornito importanti indicazioni in ordine alla cura dei brevetti e delle strategie di tutela.
A conclusione dei lavori scientifici, il noto avvocato Cataldo Calabretta, amico della Fondazione e consulente legale RAI, ha condotto un interessante talk show che ha registrato la presenza delle dott.sse Sabina Ceccacci e Serafina Sammarco, ideatrici della Fondazione, del Direttore dell’Istituto di Nanotecnologia, prof. Giuseppe Gigli, che ha fornito al pubblico presente un avvincente spaccato del mondo della ricerca, del Presidente del Comitato scientifico della Fondazione, prof. Giuseppe Strangi, dell’avv. Maria Francesca Quattrone, del sindaco di Acquaviva delle Fonti, dott. Davide Carlucci, accompagnato da Barbara Carnevale e Caterina Grilli, in rappresentanza della Banca dei capelli.
L’incontro, molto partecipato, ha permesso di sottolineare la valenza simbolica dell’evento, arricchita da un significativo scambio di sinergie tra la Fondazione Con il Cuore, il CNR, lo studio Dike legal e la Banca dei capelli, associazione che promuove un’iniziativa che vuole rappresentare un approccio alle patologie neoplastiche in termini globali, comprendendo la cura del paziente nella sua totalità.
L’istituto CNR-Nanotec italiano vanta più di 200 ricercatori che costituiscono il fiore all’occhiello della ricerca italiana e che da tempo ha raggiunto una posizione di eccellenza a livello internazionale nell’ambito delle nanotecnologie. Durante il meeting i ricercatori CNR-Nanotec hanno discusso e riprogrammato le varie attività di ricerca strategiche per i prossimi due anni. Uno degli obiettivi strategici dell’Istituto è di espandere il portafoglio di attività nel campo biomedico sviluppando nuovi strumenti per la medicina di precisione basati su approcci nanotecnologici. Durante la tre giorni del meeting è emerso che i ricercatori dell’Istituto di Nanotecnologie del CNR indirizzeranno gran parte delle proprie attività nell’area della medicina di precisione con particolare enfasi rivolta alla ricerca sul cancro e sulle malattie neurodegenerative.
I tumori e le malattie neurodegenerative costituiscono forse le maggiori sfide della medicina dei nostri tempi, la cui prevalenza e rilevanza è destinata ad aumentare a causa degli stili di vita e dell’invecchiamento della popolazione. Gli studi più recenti prendono atto dei forti limiti degli approcci tradizionali, standardizzati su di un ipotetico paziente medio, e invocano piuttosto lo sviluppo e l’applicazione di trattamenti “su misura” per il singolo paziente, derivati dall’analisi dettagliata di fattori genetici, fenotipici, etc. Questo approccio, definito Medicina di Precisione (MdP), permette di differenziare quadri clinici apparentemente sovrapponibili secondo criteri tradizionali, e di intervenire in maniera mirata nei soggetti nei quali si hanno reali possibilità di produrre effetti terapeutici.
Le Nanotecnologie, focalizzate sull’indagine e sulla manipolazione della materia e di fenomeni a livello nanometrico/molecolare, sono tra le componenti di punta del progresso tecnologico necessario alla Medicina di Precisione, in particolare per tutti gli aspetti che implicano analisi e manipolazioni di singole molecole e cellule. Numerosi sono i risultati scientifici già dimostrati in campo diagnostico, terapeutico e preventivo, alcune delle quali stanno cominciando a tradursi in benefici tangibili per i pazienti, tra cui: nanovettori per imaging e terapia in vitro e in vivo; micro e nanodispositivi integrati per analisi di biomarcatori e per il sequenziamento di DNA/RNA, dispositivi ottici ed elettronici flessibili/indossabili per il monitoraggio continuo di parametri vitali/biomarcatori e materiali nanostrutturati per l’ingegneria tissutale.
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