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Non potevano che essere le dimissioni di Oliverio la richiesta del Movimento 5 Stelle e dei cittadini che si sono sentiti nuovamente traditi da questa classe politica”.
Queste le dichiarazioni a freddo di Laura Ferrara unica europarlamentare calabrese. All’indomani dell’inchiesta Erga Omnes il quadro offerto è sconfortante. Non si discute sulla presunta innocenza degli “illustri” nomi coinvolti, in quanto è pur vero che non si tratta di sentenze in via definitiva. “È in discussione la totale mancanza di senso di responsabilità da parte di chi, relegando le proprie scelte a logiche di partito anziché di competenze, ha perso ulteriore tempo nominando in giunta chi dall’inchiesta sarebbe stato coinvolto, Nino De Gaetano, Carlo Guccione, Enzo Ciconte ed il Presidente del Consiglio regionale Antonio Scalzo. È il presidente Oliverio che deve rispondere nel merito rispetto a questo e l’unica risposta che può dare sono le sue dimissioni. Bisogna dare segnali a questa terra. Per questo a gran voce e da più parti si chiede ad Oliverio di fare un passo indietro”.
“La Calabria – continua l’euro deputata – ha delle scadenze importanti anche con l’Europa, nella sua mini giunta Oliverio non aveva ancora affidato, fra l’altro, la delega alla Programmazione europea, i ritardi si accumulano su altri ritardi. In campagna elettorale aveva promesso ai cittadini che lo hanno eletto un cambio di rotta, invece a quasi otto mesi dalla sua proclamazione la Calabria non esce dall’impasse, peggio sprofonda nel pantano della scelleratezza della spesa di fondi pubblici. Inutile appellarsi al baluardo del garantismo perché non è questo il cuore della questione. Era stato preso un impegno preciso con i calabresi è stato completamente disatteso, vista la situazione di grave crisi e di bisogno di sviluppo mi sembra chiaro che non è questo il tempo delle seconde possibilità”.
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