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Nell’ultima e più importante settimana Expo 2015, il Corriere della Sera ha ospitato presso il proprio padiglione “CasaCorriere” una conversazione con il Polo di Innovazione “Filiere agroalimentari di qualità”, Agrifoodnet sul tema: “Le diete mediterranee e la lotta alla contraffazione alimentare”.
Nel solco dell’ossimoro “Tradizione e Innovazione” che caratterizza la vision del Polo, la conversazione è stata coordinata dal giornalista del Corriere, Luca Angelini, ha visto come relatori il prof. Amedeo Alpi (Università di Pisa), il prof. Luca Rastrelli (Università di Salerno), la prof.ssa Mariateresa Russo (Università d Reggio Calabria e Delegata ricerca e sviluppo di Agrifoodnet) e l’arch. Francesco Macrì (socio delegato ai rapporti istituzionali di Agrifoodnet) che hanno dato vita ad un interessante dibattito-presentazione circa le attività sviluppate in seno al Polo di Innovazione, nuovo centro del dialogo tra ricerca ed impresa e che – in Calabria – sta vivendo un momento di grande intensità.
Nel corso della discussione è emerso come Agrifoodnet rappresenti un modello innovativo, che ambisce a diventare una “best practice” esportabile nel Mediterraneo: attraverso il racconto snodato all’interno della cornice di CasaCorriere, nell’interazione con il pubblico presente, in un percorso di conoscenza diretta e di esperienza della cultura del cibo – sono stati presentati il progetto, la mission ed il valore rappresentato dalla qualità di tutti quegli alimenti che danno vita (in ogni luogo del Mediterraneo) a diete mediterranee simili, ma che sono al tempo stesso uniche, distinte e differenti tra loro per valore qualitativo, nutrizionale, funzionale, ed organolettico.
Un viaggio scientifico, emozionale e sensoriale, tra dolce e salato – immersi in un tripudio di liquirizia ed innovative praline al bergamotto ed al sapore di clementine – sulle diete mediterranee dei diversi luoghi della Calabria, sito d’elezione della Magna Grecia, cuore del Mediterraneo e crocevia di contaminazione tra popoli e, proprio per tali ragioni, sede delle “mille diete in una dieta”, quella universale, quella mediterranea.
Un sentiero attraversato nella splendida cornice di Expo 2015 per giungere alla scoperta degli aromi, dei gusti, della creatività e della ritualità dei territori della Calabria mediterranea, in un percorso che si snoda nell’ambito di un concept la “Dieta mediterranea” declinato quale valore universale e linea guida all’interno del quale, però, ingredienti e preparazioni enogastronomiche danno vita alle diverse Diete mediterranee dei luoghi della Calabria.
Nel corso dell’incontro – partendo dallo slogan “L’innovazione che alimenta il futuro” – è stato illustrato il percorso di innovazione insito nel nascente “Distretto Agroalimentare ad alta tecnologia” e tramite il quale si potrà dare valore non solo alle diverse Diete mediterranee della Calabria ma, attraverso il cibo, valorizzare i luoghi, i territori e le tradizioni.
Il dibattito, infine, ha avuto un’apprezzata digressione su temi di grande attualità: infatti, partendo dalle Diete mediterranee si è trattato anche di sostenibilità, di qualità e sicurezza alimentare, di ritualità e di innovazione: il tutto, nel contesto di una oramai consolidata tradizione di attività sinergica tra imprese calabresi ed Università Mediterranea di Reggio Calabria anche nella lotta all’agropirateria.
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