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Dal 14 giugno l’Enasarco ha un nuovo presidente: si tratta di Gianroberto Costa, eletto all’unanimità dal consiglio di amministrazione costituitosi dopo le elezioni dell’assemblea dei delegati svoltesi lo scorso aprile. Vicepresidenti sono Giovanni Maggi e Costante Dario Persiani.
Sia il presidente che i due vicepresidenti sono espressione della coalizione “Insieme per Enasarco” di cui ha fatto parte anche la Fiarc.
Per Nino Marcianò, vicepresidente nazionale FIARC – CONFESERCENTI – “si tratta di un risultato non scontato. Con la nostra coalizione – che aveva ottenuto la maggioranza nelle elezioni dello scorso aprile – hanno votato, per il Presidente, anche altre liste: si è compiuto il “miracolo”, si potrebbe dire. Si tratta di un voto che rende forte la presidenza e che la mette in condizione di affrontare un cammino, non facile, per continuare il risanamento e il rilancio della Fondazione. Non dimentichiamo, inoltre, che questa presidenza e questo Cda ricavano una forte legittimazione dalle elezioni, nelle quali, per la prima volta, gli agenti e i consulenti finanziari hanno scelto direttamente chi deve governare e come deve essere governato – per il presente e per il futuro – il loro ente di previdenza. Ci sono, perciò, tutte le premesse per un proficuo lavoro.
Significa una cosa molto chiara, il gruppo dirigente della Fondazione è stato eletto sulla base del programma di ‘Insieme per Enasarco’ che è stato ribadito e rivendicato in sede di discussione prima del voto. È il programma della coalizione – e quindi anche della Fiarc -, sul quale ci siamo tutti impegnati in campagna elettorale, che abbiamo sintetizzano nei ben noti dieci punti, che ha ricevuto il voto della maggioranza degli agenti e che ora dovrà essere realizzato. Dunque, da parte nostra, assoluta coerenza ribadita con la presentazione di una nostra lista all’assemblea per l’elezione del Cda. Non so se altri possano rivendicarne altrettanta.
Alle elezioni di aprile si sono presentate varie liste in forte contrapposizione tra loro. Ora i rappresentanti di quelle stesse liste hanno votato un presidente espressione di una lista non solo antagonista ma soprattutto fautrice di un programma in molte cose distante dal loro. Si vede che alcuni slogan, magari efficaci nella contesa elettorale, sono stati rimandati a data da destinarsi.
L’Enasarco, che è il più grande ente di previdenza privato (paga ad oggi la pensione ad oltre 125.000 agenti) ha bisogno di attenzione e impegno da parte di tutti. I problemi da affrontare sono molti e gli slogan servono a poco. La nostra coalizione ha indicato le priorità sulle quali – ribadisce Marcianò – è avvenuta l’elezione del nuovo gruppo dirigente, e su queste priorità i colleghi ci troveranno impegnati giorno dopo giorno. L’Enasarco va salvaguardato e rilanciato. Crediamo che le nostre proposte siano le più adatte e su queste abbiamo avuto il consenso della maggioranza dei colleghi. Ben venga chiunque voglia impegnarsi in questo senso, ma nella chiarezza e nell’esclusivo interesse degli agenti: di quelli già pensionati e dei giovani.
La FIARC dal voto ha tratto un insegnamento e un incentivo: c’è un forte bisogno di ‘più sindacato’ e quindi di una Fiarc che, in modo moderno e innovativo, continui a essere un’associazione ‘di governo e di opposizione’, che sappia cioè mettere al centro dell’attenzione e del proprio agire il presente e il futuro degli agenti e dei consulenti finanziari.
Partendo dalla nostra storia ed esperienza e dall’egregio lavoro svolto in questi ultimi anni nel CdA della Fondazione già dalla presidente, Mimma Cominci, elaboreremo una nostra proposta con l’ambizione di interpretare in modo moderno i bisogni e le aspettative per un grande e profondo cambiamento che contribuisca a fare uscire la nostra categoria da questa crisi, che sembra non abbia mai fine. Siamo convinti che questo nostro percorso rappresenti un rafforzamento della coalizione ‘Agenti per Enasarco’ sul piano dello stimolo nel garantire alla Fondazione, e per suo tramite agli agenti e ai consulenti finanziari, un futuro con più assistenza e più previdenza. Più in generale, lavoreremo affinché la coalizione continui a produrre effetti e risultati positivi anche su tutti gli altri fronti a cominciare dai nuovi Accordi economici collettivi”.
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