Dubbi sulla questione Aeroporto dello Stretto

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Riceviamo e pubblichiamo dal Segretario Generale Attilio Scali FILT CGIL Comprensorio Reggio Calabria Locri

 

“L’Onorevole Foti ha perso una bella occasione di tacere intervenendo sulla questione dell’Aeroporto dello Stretto. Secondo l’autorevole esponente di Forza Italia, l’attuale management della SoGAS avrebbe lavorato nell’ottica di garantire l’azzeramento delle perdite strutturali della Società «attraverso una politica di risanamento dei conti che ha permesso alla Società di chiudere in sostanziale pareggio i bilanci degli anni 2011 e 2012 scongiurando l’esborso da parte dei soci dell’obbligatorio ripianamento perdite».

Dall’esame dei bilanci delle due annualità cui si riferisce l‘On. Foti qualche perplessità è stata sollevata: i due bilanci in questione, infatti, sono formalmente chiusi con un pareggio, ma le entrate con le quali si è ottenuto questo risultato sembrerebbero quanto meno discutibili poiché sono state riportate come entrate nel conto economico, sotto la voce “proventi straordinari”, somme che sembra non siano state mai incassate: crediti verso società fallite che probabilmente non saranno mai recuperati, opposizioni a decreti ingiuntivi e debiti prescritti che semmai costituiscono un mancato esborso, ma non un incasso, quote della Regione Calabria che non sono mai state versate e chi più ne ha più ne metta! Insomma esiste il fondato sospetto, mai smentito dai vertici aziendali, che siano state gonfiate in maniera “creativa” le entrate per pareggiare i conti. Un’operazione che ha consentito di far apparire come risanata un’azienda nel giro di un anno (il nuovo Consiglio d’Amministrazione si è insediato nell’agosto del 2011), per poi registrare nel 2013 una nuova crisi economica. E, guarda caso, la crisi del 2013 sarebbe provocata, a detta della presidenza SoGAS, dai debiti delle precedenti amministrazioni venuti fuori successivamente!

Insomma il management aziendale avrebbe avuto tutto l’interesse di far apparire come risanata l’azienda prima di tutto per poter dimostrare di aver trionfato sulle difficoltà e poi anche, aggiungiamo noi malignamente (ma a sospettare il male si fa peccato, ma spesso si ha ragione!) per potersi liquidare compensi quando, all’atto dell’insediamento, si era dichiarato con enfasi alla stampa che il nuovo Consiglio avrebbe lavorato gratis.

Non solo, ma sull’annosa questione del costo del lavoro, una questione sulla quale il sindacato ha dimostrato di non avere nessuna prevenzione nei confronti dei vertici aziendali sottoscrivendo un accordo sulla cassa integrazione dal giugno 2012 al maggio 2014, nessuno è stato in grado di fornire una convincente spiegazione del fatto che nel 2012, anno nel quale vi sono stati solo sette mesi di cassa integrazione, il bilancio era in pareggio, mentre nel 2013, interamente coperto dalla cassa integrazione, il bilancio si è chiuso con un forte disavanzo.

Oggi, poi, si è toccato il ridicolo perché da giugno dell’anno scorso il Consiglio d’Amministrazione non ha fatto altro che chiedere il rinnovo della cassa integrazione sostenendo che esistevano quindici esuberi e non accettando nessuna ipotesi alternativa per la riduzione del costo del lavoro, come per esempio i contratti di solidarietà, ma poi (miracolo, miracolo!!!) è lo stesso Presidente Porcino che, qualche giorno addietro, comunica alla stampa che il personale verrà ricollocato e che quindi non vi sono più esuberi.

E che dire, a questo proposito, delle assunzioni di personale fatte durante la cassa integrazione e, fatto dell’ultima ora che risale ai primi giorni dell’anno in corso, la recentissima trasformazione di contratti di lavoro a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato?

Quanto poi al bando pubblico per l’assegnazione del settore handling ad una società esterna, una scelta che, a parere dell’On. Foti, sarebbe un altro elemento a testimonianza della positiva azione di risanamento dell’attuale management aziendale, ci sono, a nostro parere, altrettante perplessità e domande che rimangono senza risposta. Bisogna rammentare che, prima del bando, la SoGAS aveva emanato una manifestazione d’interesse rivolta alle società del settore, con l’indicazione di una serie di parametri e di requisiti ben precisi che avrebbero dovuto garantire che la società aggiudicataria fosse in grado di svolgere il servizio. In particolare uno dei requisiti più importanti, previsto dalla manifestazione d’interesse sopra citata, era quello di aver «svolto negli ultimi 3 anni (2011, 2012, 2013) attività di handling servendo annualmente almeno 1 milioni di passeggeri». Nel bando pubblicato qualche giorno addietro, invece, il requisito è cambiato inspiegabilmente e prevede di «aver eseguito nell’ultimo triennio (2011-2012-2013) servizi di assistenza aeroportuale per un importo non inferiore ad € 500.000,00». Tale cambiamento non è soltanto di carattere formale (si parla di importi anziché di passeggeri, ed anzi sarebbe utile capire di che tipo di importi si parli, forse degli incassi della società affidataria?), ma ha carattere sostanziale ed assume un’importanza fondamentale: aver servito un milione di passeggeri ogni anno comporta somme enormemente superiori all’importo di 165.000 Euro di media annuale. Se, infatti, per ogni passeggero si dovessero incassare 3 euro, un milione di passeggeri comporterebbero 3 milioni di incasso: altro che i miseri 165.000 euro previsti dal bando!

Per poter meglio percepire la strana formulazione di tale requisito basta andare a consultare la manifestazione di interesse per l’esternalizzazione dell’handling emanata nel 2013 dalla società AdF – Aeroporto di Firenze S.p.A. che, prima di tutto richiede tutti e due i parametri (fatturato e numero di passeggeri), poi parla di fatturato e non di semplice “importo” e, soprattutto, richiede che le società che avanzeranno la propria manifestazione di interesse «abbiano realizzato negli ultimi 3 anni (2010, 2011, 2012) un fatturato annuo relativo ai servizi di handling pari ad almeno 25 Milioni di Euro» ed «abbiano svolto negli ultimi 3 anni (2010, 2011, 2012) attività di handling servendo annualmente almeno 5 milioni di passeggeri».

Quindi il requisito, nella sua formulazione contenuta nella manifestazione d’interesse, avrebbe escluso società di handling di importanza relativamente contenuta che, invece, con il bando, potranno partecipare alla gara. Scusate se è poco”.

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Author: francesca

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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