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Dialisi Reggio Calabria, Falcomatà: “Vera emergenza”. Situazione drammatica per pazienti dializzati ricoverati presso gli Ospedali “Riuniti” di Reggio Calabria. Continuano infatti le criticità del sistema sanitario reggino. Nei giorni scorsi si é svolto l’ennesimo incontro sulla situazione presso il Palazzo della Prefettura per parlare dello stato in cui versano i pazienti dializzati. Presente il Primo Cittadino Giuseppe Falcomatà.
Dialisi Reggio Calabria
La carenza dei posti letto per i pazienti sottoposti al trattamento di dialisi è diventata una “piaga sociale”. Sono queste le parole usate da Falcomatà in merito alla dialisi Reggio Calabria. “Nonostante i presupposti positivi venuti fuori durante l’ultimo incontro del tavolo tecnico convocato dalla Prefettura, alla fine dello scorso mese di dicembre, ad oggi non abbiamo notizie certe circa l’aumento dei posti per i pazienti del nostro territorio”. I dializzati si trovano infatti costretti da anni a subire il fenomeno della migrazione sanitaria.
Una soluzione che arreca solo enormi disagi ai malati e alle loro famiglie. Il fenomeno in Italia, racconta di problemi insostenibili che rendono la vita difficile a centinaia di migliaia di cittadine e cittadini, adulti e minori. Situazioni drammatiche sotto il profilo umano ma anche dal punto di vista logistico ed economico, a causa della forzata permanenza lontano da casa. Rappresenta anche un costo assai elevato per il sistema sanitario calabrese.
Dialisi Reggio Calabria, le parole di Falcomatà
Di seguito le parole di Falcomatá sulla Dialisi Reggio Calabria. “Adesso basta. Sulla pelle dei cittadini non si scherza. É evidente che siamo di fronte ad una vera emergenza sulla quale non è più possibile procrastinare gli impegni assunti. A più di un mese dall’ultimo incontro di dicembre, non si registrano ad oggi significativi e concreti passi in avanti. Le istituzioni preposte si rendano conto delle enormi difficoltà cui vanno incontro i pazienti in dialisi residenti sul nostro territorio. Di fronte ad un bisogno primario come è quello della salute, non è possibile ragionare solo in maniera burocratica”.
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