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Cimitero di Motta San Giovanni (Reggio Calabria), Crea: “Nidi di grossi insetti volanti nelle volte delle cappelle funerarie, situazione di degrado”.
Visite ai cimiteri della provincia reggina
Arriva una nuova segnalazione da parte di Vincenzo Crea, Referente unico dell’ANCADIC e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”. Questa volta viene posta l’attenzione sulla situazione di degrado che persiste nel Cimitero di Motta San Giovanni.
Nella sua nota Crea scrive: “Volendo ribadire che il nostro pensare va alla conservazione della memoria e al rispetto dei defunti, abbiamo continuato a svolgere delle visite nei cimiteri della provincia reggina. Tra questi, i due cimiteri di Melito, il cimitero di Trunca, il cimitero di Motta S. G., di Ciosso ricadente nel Comune di Motta S. G., e riscontrato in quasi tutti i cimiteri delle criticità più o meno gravi. Abbiamo provveduto a segnalare quanto rilevato alle Istituzioni competenti per l’adozione dei relativi provvedimenti”.
Situazione cimitero di Motta San Giovanni
Crea evidenzia inoltre che: “Con note del 22 settembre 2017 e 2 febbraio 2018 portavamo a conoscenza delle competenti Istituzioni una condizione di degrado e pregiudizio per la salute e l’integrità fisica delle persone, da tempo esistente nel cimitero di Motta San Giovanni, luogo aperto al pubblico, nonché luogo Sacro; determinata dalla presenza, nelle volte di numerosi loculi, di insetti volanti; sterpaglie nelle varie zone del cimitero e scalinate non sicure, in quanto i gradini troppo alti e in parte degradati. Colpisce che nelle aree interessate da folta vegetazione e sterpaglie il Comune vi abbia posizionato dei cartelli riportanti la scritta scritta “Vi Preghiamo di Mantenere Decoroso Questo Spazio destinato per legge a Luogo Comune di sepoltura”.
Con le succitate note si richiedeva l’adozione di interventi adeguati per eliminare i gravi inconvenienti igienico sanitari.
Crea: “La situazione si è aggravata”
Crea fa presente che: “Stante il notevole decorso temporale non sono stati adottati provvedimenti e la situazione si è aggravata giorno dopo giorno; i nidi sono aumentati e hanno invaso altri loculi e si è registrato lo sviluppo eccessivo di vegetazione; cresciuta addirittura anche sulla parete di pietra all’interno del cimitero e su alcune scalinate.
L’inerzia dell’Ente comunale ha spinto alcuni proprietari di cappelle funerarie interessati dai suddetti nidi a rimuovere gli stessi con grave pericolo per se stessi, senza comunque riuscire a risolvere la criticità.
Lo scorso 11 giugno abbiamo sollecitato ancora una volta gli interventi; interessando la polizia municipale di Motta SG, l’ASP di Melito di Porto Salvo e il Prefetto di Reggio Calabria”.
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