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Si è tenuta questa mattina nell’auditorium dell’Istituto superiore Da Vinci” – Nitti” di Cosenza la piece teatrale “Nessuno tocchi l’amore”, liberamente tratta dall’Otello di Shakespeare, finalizzata all’azione di accoglienza e sostegno linguistico per minori stranieri non accompagnati e per studenti di recente immigrazione. L’evento odierno ha rappresentato la conclusione del progetto Miur, “ContAMINAzioni” , che ha avuto come scopo proprio l’inclusione di giovani migranti provenienti dal Mali, dalla Nigeria, dal Senegal, dal Gambia e dalla Siria. Tutti giunti in Italia senza genitori e attualmente ospitati in diversi Sprar del territorio, andati in scena con alcuni ragazzi con disabilità e con altri studenti del “Da Vinci – Nitti”. La rappresentazione è la rielaborazione del testo shakespeariano fatta dai ragazzi che hanno curato i testi e l’intera organizzazione sotto la guida di Marisa Casciaro e dei tutor interni Laura Anastasio e Francesca Mazza, con l’apporto musicale di Leon Vulpitta Pantarei.
“La rappresentazione di oggi – ha spiegato il dirigente scolastico Graziella Cammalleri – si inserisce all’interno di una progettualità che mira a potenziare azioni a favore dell’inclusione di minori stranieri non accompagnati, per noi è la continuazione del progetto “Non uno di meno” che ha portato alla rappresentazione di “Voci dello stesso mare” che è stato un grande successo tanto da essere presente all’inaugurazione dell’anno scolastico a Sondrio” . “Con Contaminazioni – prosegue la professoressa Cammalleri – che mira a sottolineare il valore dell’anima, quindi il valore della persona abbiamo voluto tirare fuori le emozioni e i sentimenti di contrasto tra nero e bianco, tra odio e amore che caratterizza anche il percorso di questi ragazzi nel momento in cui hanno lasciato, forzatamente, i loro paesi e sono stati accolti in questa scuola, che è diventata la “loro scuola” a pieno titolo”. “Nessuno tocchi l’amore – precisa la dirigente – liberamente tratto dall’Otello, quindi vuole sottolineare il valore incondizionato dell’accettazione di un amore con la “a” maiuscola dove l’altro viene considerato per il valore che può dare in quanto portatore di sentimenti, di cultura e di umanità”. Insomma al Da Vinci – Nitti si sono abbattute quelle resistenze che producono muri impedendo l’integrazione piena, come spiega Graziella Cammalleri: “Noi questo processo di inclusione lo stiamo portando avanti già da tre anni. I ragazzi sono stati la malgama anche di situazione di condivisione. Il peer to peer che è scaturito fuori dai compagni che si sono fatti da tutor per l’apprendimento della lingua italiana e per apprendere, da loro, la lingua inglese è stato veramente il punto di forza di una didattica che è sempre più didattica laboratoriale. Ogni luogo della scuola diventa aula decentrata e luogo dove i contenuti diventano abilità e competenza per questi ragazzi”.
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