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Ecologica ed innovativa, si “farà notare” sui sentieri dell’Aspromonte.
E’ la prima bici elettrica a pedalata assistita, interamente realizzata dagli studenti dell’ITT “Panella-Vallauri” di Reggio Calabria per il Parco Nazionale dell’Aspromonte, quale primo step del progetto “Una bici per il Parco”, efficace applicazione della sinergia collaborativa tra l’Istituto Tecnico guidato dalla prof.ssa Anna Nucera e l’Ente presieduto da Giuseppe Bombino e consegnata ufficialmente questa mattina presso l’Aula Magna dell’Istituto.
La bici è completamene costituita da materiali ecologici ed ogni elemento che la caratterizza è stato progettato e realizzato in modo artigianale: certosino e impegnativo il lavoro con il quale gli studenti del “Panella – Vallauri” coadiuvati da un team di professori (Ettore Carmina, Nicola Ielo e Edoardo Morabito), è riuscito a portare a compimento in meno di un anno la prima fase dell’iter progettuale affidato dall’Ente Parco.
“Ringrazio il Presidente e l’Ente Parco per la sensibilità e l’intelligenza avuta – ha esordito il Dirigente scolastico Anna Nucera .Venuto a conoscenza della realizzazione del primo prototipo da parte degli studenti, il Presidente ha chiesto immediatamente un incontro con noi, gettando le basi per programmare quello che oggi si realizza: una bici interamente prodotta dai nostri ragazzi che consegniamo al territorio dell’Aspromonte. L’Ente Parco ha voluto valorizzare la formazione e le attitudini dei nostri studenti che ringrazio per l’ottimo lavoro che hanno portato a termine”.
“La “Mountain Bike”, funziona sia a pedalata assistita che come motorino, per cui percorrere insidiosi tratti in salita non sarà un problema effettivo. Il retrotreno è a sistema a quadrilatero deformabile, mentre la Staffa è realizzata in base alle esigenze di chi ne usufruisce. Il Display comprende 5 livelli di assistenza ed è completo di configuratore di velocità” hanno spiegato i docenti.
“Oggi inveriamo un processo che dovrebbe essere prassi nel nostro Paese: due enti che si mettono a sistema, collaborano guardando al futuro e costruendo opportunità per i giovani. Lo facciamo con concretezza. Questa impresa è stata pensata solo ed esclusivamente per voi – ha dichiarato il Presidente Giuseppe Bombino rivolgendosi alla platea colma di studenti -. Questa bicicletta è vostra, della città, della provincia, della montagna d’Aspromonte. In questo lavoro emerge con chiarezza tutta l’intelligenza dei giovani. Quella odierna è una giornata ricca di significato perché simboleggia l’incontro tra istituzione e studenti, è una qualcosa di straordinario, un evento di cui tutti dovrebbero essere pienamente orgogliosi. Un processo innovativo – ha concluso Bombino – che l’ente ha messo in campo per valorizzare le intelligenze dei nostri giovani e ad innescare processi positivi sul territorio. Avremmo potuto acquistare la bicicletta da qualsiasi casa o azienda di fama internazionale. Ma non era questo il nostro intento che tendeva, invece, a coniugare il prodotto ad una esperienza positiva che lascerà una traccia sul territorio incoraggiando i nostri giovani”.
La bicicletta consegnata questa mattina, fa parte del primo prototipo delle 3 bici previste nell’accordo stipulato con l’Ente Parco dell’Aspromonte. Questa è una mountain bike da utilizzare nei sentieri dell’Ente Parco, la seconda sarà una bicicletta utile come soccorso medico nelle zone protette e la terza una bici per soggetti con problemi motori.
Il Direttore dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte Tommaso Tedesco ha ricordato come, il progetto tra Istituto ed Entenon si limita alla realizzazione delle tre bici ma include il recupero a “Villaggio de Leo”, Centro Visita del Parco a Sant’Eufemia d’Aspromonte, delle attrezzature della falegnameria, uno dei primi esempi di impianto industriale evoluto, specializzato nella lavorazione di prima fase del legname, la cui attività produttiva e commerciale è riconducibile agli inizi del XX Secolo. “Anche con questa seconda fase – ha detto Tedesco –guardiamo al futuro dando ai giovani l’opportunità di sperimentare sul campo le proprie competenze”.
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