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“Intensifichino i controlli per la tutela e valorizzazione della qualità e della trasparenza della filiera degli oli di oliva per evitare rischi di frode, sofisticazione, contraffazione e concorrenza sleale verso le produzioni regionali”.
Lo ha detto Molinaro presidente regionale della Coldiretti.
“In questi giorni – prosegue – si stanno aggirando tra i nostri produttori persone (commercianti e mediatori) senza scrupolo che preferiscono assicurarsi olio di nuova produzione, e cercano di imporre prezzi sulla scorta – a loro dire – di contratti con paesi europei ed extraeuropei che sono sensibilmente più bassi.
“Questo aumenta il rischio che vengano spacciati come Made in Italy prodotti di altri paesi. Non bisogna allentare su questo fronte – continua – la campagna olivicola in Calabria e già in fase avanzata e noi siamo la seconda regione produttrice in Italia”.
Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere è però quasi impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva. La scritta è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile”.
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