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“Non ci vuole un pensiero da premio Nobel per capire che in Calabria bisogna investire in agricoltura e agroalimentare. Basta guardare fatti e dati socio-economici” – Afferma così in una nota stampa Coldiretti Calabria . “Sarà pure il traino e l’entusiasmo per l’indubbio successo di Expo Milano, certo è che il Governo Nazionale sta rispettando gli impegni assunti nel settore agricolo e agroalimentare a partire ad esempio dall’abolizione di IMU e IRAP, come aveva annunciato un mese fa il presidente del Consiglio Renzi alla platea di Coldiretti in occasione della giornata nazionale dell’agricoltura.
E poi, lo stanziamento di 140 milioni di euro in due anni per finanziare il programma di agevolazioni assicurative in agricoltura contro le calamità naturali per sostenere i redditi delle imprese con opportuni strumenti di gestione del rischio. Lo slogan “Tornare alla terra” del Governo Nazionale, deve trovare accoglimento e rilancio nel governo regionale, per le competenze e scelte che esso può compiere. Troppi sono – continua Coldiretti – i temi da affrontare e molte cose da fare. La Calabria dovrebbe invece approfittare di questo trend positivo e concentrarsi su questo settore quanto mai necessario a sostenere la crescita economica e sociale.
Almeno per ora però, l’operatività e i risultati sono molto diversi. Investire su agricoltura e agroalimentare, non è un pensiero da “premio Nobel”, basta guardare fatti e dati socio-economici – commenta Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – e alla vigilia del “forse” assestamento di bilancio e comunque del DEF (Documento Economico Finanziario) e del Bilancio Regionale di Previsione si impone con forte pragmatismo, affrontare le diverse problematiche. Coldiretti non è per il “rubinetto” che è un meccanismo pericoloso, però per scelte selettive questo certamente che si!
Vale sia per gli investimenti che per la revisione della spesa. Accompagnare il PSR 2014-2020, con politiche virtuose di bilancio e quindi anche qualificando la spesa che, non vuol dire aumentarla, nonchè con un collegato ordinamentale agricolo per aggiornare e introdurre alcune norme. Sono, a nostro giudizio, – continua – operazioni fondamentali per fare in modo che il grado di penetrazione dell’innovazione e il contributo alla crescita dell’occupazione, soprattutto dei giovani, che, come afferma il Presidente Oliverio, “sono il capitale del nostro riscatto”, in un settore particolarmente dinamico come l’agroalimentare Made in Italy, possa diventare realtà. Coldiretti – conclude Molinaro – si aspetta molto e continuerà ad incalzare Consiglio e Giunta Regionale sperando che cardini delle porte si aprono, perché a questo punto, non basta nemmeno più una “sana fierezza” patrimonio degli agricoltori”.
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