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Buone notizie dall’incontro con il Sottosegretario, Baracciu, sulle concessioni demaniali All’incontro sulle concessioni demaniali nella sede del Cna nazionale, a Roma, con la partecipazione del Sottosegretario, Francesca Barracciu, ha partecipato anche una delegazione del Cna Balneatori Calabria composta dal Direttore Generale, Massimo Nucera, e da due componenti del direttivo, Pasquale Sarica e Giuseppe Fontana. Secondo il Direttore Generale Massimo Nucera “non c’è altro tempo da perdere. Anzi, va recuperato tutto il tempo perso”.
Il nostro governo ritiene la situazione dei balneatori una priorità nazionale e la loro sorte una sfida importante, non solo per la categoria (basti pensare che conta 30mila imprese con 100mila addetti) ma per l’intero sistema economico, imprenditoriale, turistico italiano, come, d’altronde, ha affermato il sottosegretario per i Beni e le Attività culturali, Francesca Barracciu, tirando le somme del convegno su “Prospettive in Italia ed in Europa sulle concessioni demaniali marittime”, tenuto a Roma nella sede della Cna nazionale.
Ad aprire i lavori è stato Sergio Silvestrini, segretario generale della Cna. “I Paesi che vincono in Europa e nel mondo sono quelli che fanno sistema e non si dividono – ha esordito Silvestrini – la presenza oggi, nella sede della Cna, nella casa delle imprese, di un’illustre rappresentante del Governo, di tanti parlamentari, di tanti imprenditori è il simbolo di questa raggiunta unità che è indispensabile anche di fronte all’Europa. Ma se questa unità è il simbolo di una consapevolezza ritrovata, ebbene questa consapevolezza va estesa al riconoscimento e alla valorizzazione delle specificità nazionali. A cominciare dalle piccole imprese, che è una richiesta anche europea: think small first, prima pensa al piccolo, come impone lo Small business act. E’ il momento di valorizzare le piccole imprese, allora, anche nel settore balneario. E’ il momento di dare una sferzata all’intero sistema, come raccomanda ogni giorno il presidente del Consiglio”.
E’ stata poi la volta del coordinatore nazionale Cna balneatori Cristiano Tomei , che ha illustrato caratteristiche, problemi e potenzialità della categoria. Una categoria che, in particolare, chiede al governo di allungare la durata delle concessioni demaniali marittime, di riconoscere il valore commerciale delle imprese balneari, di modificare i criteri di determinazione dei canoni demaniali marittimi. Quindi, il sottosegretario Barracciu, durante le conclusioni ha posto al centro del suo intervento la direttiva europea Bolkestein, destinata a liberalizzare i servizi pubblici, e la sua applicazione al settore delle concessioni demaniali.
“Non sono venuta a promettervi che non applicheremo la direttiva, perché va applicata – ha spiegato il sottosegretario – ma posso promettervi che a Bruxelles difenderemo con tutte le nostre forze i diritti delle imprese”. Barracciu ha poi sottolineato il cambiamento di passo dell’attuale governo rispetto ai precedenti. “Il nostro – ha precisato – è il primo governo che va a Bruxelles a portare una proposta di sistema sulle concessioni demaniali marittime. Prima di tutto, dobbiamo presentare, però, una riforma complessiva che ci renda più forti nel negoziato con la Commissione europea. Solo così potremmo tentare di strappare una congrua proroga alle concessioni, evitando l’apertura di un’infrazione e le sue conseguenze economiche e politiche”.
Il sottosegretario ha, quindi, annunciato che il governo sta lavorando al riordino complessivo del sistema al fine di permettere la difesa della specificità italiana in sede europea, “perché noi non vogliamo il monopolio delle multinazionali sulle nostre spiagge. Vogliamo che sulle nostre spiagge si parlino le lingue straniere per i turisti stranieri, ma anche il sardo e il romagnolo, il ligure e il siciliano”.
“Il governo spiegherà all’Europa – ha concluso Barracciu – che questa situazione discende da un sistema normativo al quale vi siete attenuti. Diversa sarà la condizione di quanti vorranno entrare nel mercato: l’Italia ha migliaia di chilometri di spiagge inutilizzate, in cui saranno applicate le nuove regole. Noi chiederemo di tutelare le imprese che puntano ad aumentare qualità e valore aggiunto delle attività, rispettando l’ambiente e garantendo la sicurezza. Ma le imprese hanno bisogno della prospettiva di un congruo numero di anni davanti, per rientrare dai necessari investimenti richiesti dall’attività balnearia”.
Questo messaggio è determinante per il futuro di tutti i balneari calabresi che sono, così, informati, puntualmente, del lavoro che si sta portando avanti per difendere le loro concessioni demaniali. Per fortuna, insieme alle altre sigle sindacali, siamo riusciti a bloccare il provvedimento che la giunta regionale doveva deliberare proprio a fine luglio, su input dei solertissimi Dirigenti del Settore Urbanistica. Questi Dirigenti volevano anticipare tutti, sia il Governo Italiano che le altre regioni italiane, per diventare i primi della classe.
Tuttavia, all’indomani delle consultazioni regionali che hanno determinato la vittoria di Mario Oliverio che sarà il nuovo Governatore della Calabria, ci auguriamo che il neopresidente prenda in debita considerazione il nostro comparto altrimenti, siamo convinti, che per la nostra regione, in cui la nostra categoria svolge un ruolo trainante, non ci sarà futuro.
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