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Il sindacato di categoria CnaBalneatori Calabria manifesta vicinanza e sostegno a tutte quelle imprese balneari che, proprio alla vigilia della stagione estiva, si sono viste sequestrare l’intera struttura per delle inadempienze di poco conto.
Ancora più difficile, poi, è la situazione di coloro che operano nella città di Reggio Calabria considerato che da pochi giorni i Commissari hanno emanato un’ordinanza di divieto di balneazione per tutto il territorio comunale.
Reggio Calabria, in procinto di divenire città Metropolitana, sede dei Bronzi di Riace e del chilometro più bello d’Italia, continua a convivere, ormai da anni, coi medesimi problemi legati all’inquinamento delle acque marine.
Gli imprenditori turistico – balneari hanno investito, in questi mesi, ingenti somme, con la speranza di recuperarle nel periodo estivo, invece, arriva, come un fulmine a ciel sereno, il divieto di balneazione su tutta la città.
Il nostro sindacato si è subito attivato organizzando, nei giorni scorsi, un incontro con tutti i soci per decidere il da farsi ed affrontare un problema insormontabile. La maggioranza dei balneari ha proposto di studiare, insieme agli avvocati del sindacato, una richiesta di risarcimento danni contro Comune, Provincia e Regione Calabria; secondo noi unica strada percorribile per non fallire definitivamente ed uscire fuori dal circuito commerciale.
Al contempo stiamo assistendo a controlli mai visti in tutta Italia. E mentre il governo aiuta i balneari con un decreto legislativo che rinvia i pagamenti delle concessioni al 15 settembre, i nostri comuni pretendono che il pagamento venga effettuato prima della stagione. L’ondata di controlli a tappeto, da parte di tutte le autorità preposte, ci appare, da un lato come un eccesso di zelo, dall’altro incute preoccupazione nella categoria. Tale timore è dettato non certo dal fatto di essere fuori dalle regole ma da una sorta di accanimento nei nostri confronti se è vero, come è vero, che la nostra documentazione deve essere depositata in ben tredici uffici: Capitaneria di Porto , Genio Civile Marittimo, Provincia, Comune, Dogana, Regione Calabria e chi più ne ha più ne metta.
Perché non provvedere ai controlli nei periodi di bassa stagione quando, in caso di qualche piccola inadempienza, gli imprenditori hanno tutto il tempo per regolarizzare la loro posizione? Non è vero forse che, le nostre imprese danno lavoro a migliaia di persone e contribuiscono al sostentamento di altrettante famiglie, dopo ci prendono tutti in giro nessuno fa niente per noi per portarci sulla strada giusta, le leggi sono vecchie non possiamo confrontarci con nessuno perché tutti credono che siamo dei delinquenti, il rinascimento e la protezione delle coste sbandierato dalla Provincia di Reggio Calabria non si vede traccia, e non stiamo qui ad elencare altre situazioni.
Con questa nota chiediamo un incontro con il Sig. Prefetto di Reggio Calabria, per discutere insieme di tutto quello che accade nei nostri territori e il degrado che dobbiamo sopportare giornalmente sulle spiagge, siamo disponibili a superare insieme questo clima di terrore che si crea puntuale ogni inizio di stagione, e vogliamo capire cosa dobbiamo fare per essere trattati come tutti i cittadini europei.
Cna Balneatori Calabria
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