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Ospite d’eccezione del Piana Eco Festival una personalità di rilievo nel panorama internazionale, l’economista e filosofo Serge Latouche, che terrà una Lectio magistralis sul tema “La Decrescita come progetto per il futuro”, martedì 22 marzo alle ore 10.30 presso il Cinema Teatro “R. Gentile” di Cittanova.
Piana Eco Festival, ideato da Girolamo Guerrisi e organizzato dall’Associazione Eco Piana, è un progetto culturale e didattico dedicato all’ambiente e all’ecologia, avviato nel luglio del 2015. Si tratta di una manifestazione ampia e segmentata, pensata in diverse fasi, che intende favorire – attraverso incontri, eventi e momenti di confronto e sensibilizzazione – la tutela dell’ambiente e del territorio, ponendo l’attenzione sui temi del riciclo dei materiali visti come risorsa, della lotta allo spreco e della riduzione dei consumi.
La prima edizione del Festival – che sarà suggellata dall’incontro con Serge Latouche – si è svolta nel territorio di Cittanova, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, del Consiglio regionale della Calabria, della Provincia di Reggio Calabria e dell’Associazione dei Sindaci della Piana “Città degli Ulivi” e con la collaborazione di importanti realtà associazionistiche e imprenditoriali regionali e nazionali.
Nato con l’obiettivo di proporre un modello culturale responsabile e sostenibile, sulla base dei tre fattori chiave Riusa/Riduci/Ricicla, il progetto aspira a concretizzarsi in un impegno condiviso tra istituzioni, scuole, associazioni, imprese e cittadini.
Dopo aver ospitato, lo scorso luglio, a Cittanova il leader del Movimento per la Decrescita felice, Maurizio Pallante, e la successiva tre giorni del Villaggio Ecologico tenutasi nel mese di settembre, il Festival giunge dunque ad un importante traguardo con la presenza di Serge Latouche, professore emerito di Scienze economiche all’Università di Parigi XI e all’Institut d’études du developpement économique et social (IEDES) di Parigi.
Latouche ha elaborato un’analisi critica dell’economia occidentale, fatalmente destinata al collasso, e ha articolato una prospettiva economica alternativa che è nominata “decrescita”. Per l’illustre economista e filosofo occorre rimettere l’economia al suo posto, “come semplice mezzo della vita umana e non come fine ultimo”, rinunciando alla folle corsa verso il consumo. Il troppo, fondato sulla idea-guida della crescita, è infatti diventato il simbolo dell’umanità (ormai non solo in occidente). Troppo di tutto: di produzione, consumo, disoccupazione, disuguaglianza, inquinamento, ecc.
La decrescita auspicata da Latouche costituisce un’alternativa non solo economica, ma anche esistenziale, che permetterà di uscire radicalmente da questo distruttivo sistema. Non casualmente l’espressione con cui essa è presentata è proprio “decrescita serena”.
L’intuizione della decrescita, infatti, vuole un arretramento del Pil in favore di un aumento di benessere: benessere inteso da Latouche come un bien vivre che tiene conto di aspetti immateriali e normalmente “dimenticati”, quali la cultura, il tempo libero, le relazioni umane. L’arretramento necessario che la strada della decrescita richiede, però, non ha nulla di nostalgico; esso deve, al contrario, essere accompagnato da cambiamenti qualitativi, resi possibili da tecniche e tecnologie innovative ma pur sempre caratterizzate da equità ecologica e sociale.
All’incontro – al quale parteciperà una nutrita rappresentanza di studenti delle scuole superiori del comprensorio – interverranno, tra gli altri, il sindaco di Cittanova Francesco Cosentino, l’ideatore del Festival Girolamo Guerrisi, il sociologo Guerino Nuccio Bovalino e l’antropologo Ferdinando Dagostino.
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