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Lentamente muore la ASL di Cirò Marina.
Crolla lentamente ciò che ne rimane della sua struttura, dai reparti allo stabile di via Togliatti.
Prossimo sarà lo smantellamento del laboratorio analisi, che riporterà i comuni del vecchio distretto n° 1 di cinquanta anni indietro.
Tutto verrà affidato alla struttura di Crotone, dove vi è l’unico laboratorio analisi pubblico in zona. Si creerà una nuova situazione di disservizio sanitario nella nostra provincia. Disservizio perché il prelievo verrà eseguito presso la struttura di Cirò Marina, il “sangue” verrà trasportato presso l’ospedale di Crotone e lì sarà analizzato. Il trasporto per tempistica non avverrà prima delle ore dieci, condizioni climatiche e stradali permettendo, i campioni arriveranno più o meno verso le ore dodici alla struttura di Crotone.
Quando verranno analizzati? Quando refertati?Come faranno i malati di tutto il circondario a ricevere prontamente l’esito delle loro analisi?
Dovranno aspettare più giorni prima di avere delle risposte, giorni lunghi e preziosi nelle condizioni di alcuni pazienti o dovranno mobilitarsi,andare a Crotone e subire il prelievo direttamente lì. Se ritornassero i vecchi “postali” e gli ambulatori di Crotone a Corso Messina, gli anni ’60 parrebbe di riviverli davvero.
Tutto avviene nel totale silenzio di dirigenti sanitari e amministratori locali, complici colpevoli poiché artefici di questo malefatto.
Si confrontino con la popolazione, con chi di questo laboratorio ne ha realmente bisogno, con chi non può permettersi un prelievo presso una struttura privata.
In uno Stato civile e responsabile, che la Calabria non conosce e ancora di meno la provincia di Crotone, la salute viene tutelata, come riportato dall’articolo n°32 della nostra Costituzione(“La Repubblica tutela la salute come diritto dell’individuo ed interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”).
Nulla può giustificare una simile scelta: non la gestione aziendale, nè la mancanza di utenza e nemmeno la mancanza di personale o di mezzi. Questo è un attentato alla salute di ogni singolo cittadino degli undici Comuni.
Attendiamo notizie da parte dei dirigenti e dalle istituzioni. Rispondano anche riguardo la probabile chiusura dell’ambulatorio di Radiologia, della mancanza di uno specialista in pneumologia e della mancanza di farmaci all’interno della struttura. Rendano note le cause per cui la struttura di via Togliatti non ha ricevuto negli anni degli interventi di manutenzione.
La politica nasce per creare servizi e garantirli nel corso del tempo, tentando di migliorare le condizioni dei meno abbienti; nasce per gestire la cosa pubblica a favore dei “più” e non per ingrassare le vacche già grasse. Mi aspetto una risposta coscienziosa dalle parti chiamate in causa che fino ad ora sembrano essere sparite.
La sanità prima di tutto!
Giuseppe Sasso, studente in Odontoiatria
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