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Centenaria Altomonte. Una grande festa aspetta il borgo di Altomonte. Nonna Carolina De Rosa festeggerà i suoi cento anni con i suoi concittadini.
Centenaria Altomonte, i cento anni di nonna Carolina
I festeggiamenti per Nonna Carolina De Rosa si terranno sabato 3 marzo. Avranno luogo nell’antico Chiostro di San Francesco di Paola (sede del Comune).
Il Sindaco di Altomonte, Giuseppe Lateano, ha sottolineato l’importanza delle persone anziane nella società. Per l’aiuto, i consigli e per principi umani e morali di cui sono portatori. Inoltre, ha manifestato sentimenti di affetto e i suoi sinceri auguri alla famiglia. E soprattutto alla signora De Rosa per l’incredibile traguardo dei cento anni.
L’anziana, nata il 26 marzo del lontano 1918, ha vissuto i disagi dei due conflitti mondiali. Ma anche gli stenti della carestia e le innovazioni del progresso. Ma grazie ad un amore spassionato per la vita, è arrivata al traguardo dei cento anni. A sedici anni si sposa con Raffaele Ponte. Da questa unione nasceranno sette figli: Angiolina, Pietro, Carlo, Vincenzo Peppino, Rosina Immacolata, Claudio Franco e Luigi. Avrà, inoltre, 15 nipoti diretti (figli dei figli), 7 nipoti (figli dei fratelli) e 39 pronipoti.
Il programma
Subito dopo la santa messa nella chiesa di San Francesco, l’Amministrazione insieme ai famigliari e alla popolazione altomontese festeggerà la centenaria Altomonte. Testimone vivente di un secolo di storia vissuta.
All’evento prenderanno parte oltre all’Amministrazione comunale, anche le Associazioni di Volontariato, l’Istituto Omnicomprensivo di Altomonte e i rappresentanti delle due Parrochie.
“La Signora De Rosa – afferma l’Assessore alla Cultura, Turismo e Istruzione, Avv. Lina Fittipladi – fa parte dei tanti anziani che nel borgo Altomonte hanno raggiunto l’età di cento anni. A dimostrazione che la qualità della vita e il buon cibo fanno della cittadina un luogo perfetto in cui vivere. Un fatto importante dunque, che rappresenta una grande ricchezza per gli altomontesi. Proprio loro possono essere i nuovi interpreti di quell’insieme di valori comuni che reggono e guidano la convivenza sociale e portano a riflettere sulle parole di questi uomini saggi”.
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