Calabria ultima per produzione culturale

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Non poteva aprirsi in modo confortante il nuovo anno calabrese. Secondo l’ultimo rapporto Svimez, la Calabria è l’ultima regione italiana come produzione culturale. Dati tristi per una terra ricca di storia e di bellezze artistiche. Il territorio calabrese ha un potenziale enorme, fatto di eccellenze invidiabili.

Peccato che a ignorare questo tesoro siano proprio quelli che invece dovrebbero valorizzarlo. Come hanno denunciato i membri dal sindacato Slc Calabria, a essere del tutto assente – come spesso, purtroppo, accade – è una politica regionale che valorizzi e aiuti questo particolare settore. I sindacati, infatti, sottolineano come in Calabria si registri la totale assenza di Fondazioni Lirico-Sinfoniche e di Istituzioni Concertistico Orchestrali; molti teatri storici hanno una programmazione sporadica o del tutto assente.

Evidentemente chi ci governa crede che la cultura sia un mero passatempo e non un’attività della quale si possa vivere. A mio avviso, invece, nella Cultura deve essere ricercata una delle chiavi della crescita, rappresentando un valido strumento per poter arginare, direttamente ed indirettamente, la crisi che ci attanaglia.

Proprio per questo motivo, serve un piano ben preciso, sorretto da una reale intenzione politica che attivi investimenti, pubblici e privati, ad hoc, pensati per rilanciare sia il patrimonio artistico che le infrastrutture culturali come biblioteche, musei, associazioni e teatri.

La Cultura non è solo intrattenimento ma, anche per la sua capacità di produrre l’immagine di un territorio, è anche lavoro e produzione di reddito.

Cercherò di contribuire affinché il 2015 possa rappresentare l’anno della svolta per la Calabria, anche se  con la squadra politica che governa il nostro territorio sarà un compito difficile : spero vivamente di essere pessimista e smentito dai fatti.

I cittadini meritano delle risposte e la Calabria non merita altre umiliazioni. Le vacanze ormai sono finite ed è ora che l’amministrazione regionale si metta a lavoro.

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Author: Francesco

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