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Venerdì 14 agosto, a disposizione dei visitatori di Expo Milano 2015, in Padiglione Italia è stata allestita la mostra “Cibo per gli Dei, cibo per gli uomini”, che resterà in visione sino al 20 agosto prossimo.
L’importante iniziativa culturale occuperà la prima delle due settimane nello spazio a rotazione messo a disposizione delle regioni da Padiglione Italia. Dal 21 al 27 agosto saranno protagonisti i GAL, i Gruppi di Azione Locale, agenzie di sviluppo dei territori rurali. “Cibo per gli Dei, cibo per gli uomini“è frutto della sinergia tra Regione Calabria, quale ente promotore, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Soprintendenza Archeologia della Calabria, Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio e Polo Museale della Calabria, Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria) ed i Musei appartenenti alla rete museale della regione, con la partecipazione dell’Università della Calabria e il supporto di Unioncamere Calabria.
Presenti all’inaugurazione, Armando Pagliaro, Dirigente del Settore Cultura della Regione, Giovanni Soda, Coordinatoredel Progetto Expo per la Regione, Margherita Eichberg, Soprintendente Belle Arti e Paesaggio e Direttore ad interim del Polo Museale della Calabria, Marilena Cerzoso, Direttore del Museo dei Bretti e degli Enotri, Fabrizio Sudano della Soprintendenza Archeologia della Calabria, Domenico Belcastro del Polo Museale della Calabria, Gennaro Bellizzi, restauratore soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, Villalba Mazza’ restauratrice del Museo di Monasterace- Polo Museale della Calabria.
La mostra
Nella complicata trama delle vicende che hanno arricchito l’immensa storia mediterranea, la vocazione della Calabria come territorio emblematico per la produzione di cibo e come spazio per la generazione dei valori culturali, antropologici, sociali connessi all’alimentazione umana è antichissima e affonda le radici nel mito. In un palcoscenico importante come Expo Milano 2015, la mostra vuole restituire il senso della profondità, dell’originalità e della complessità della storia della Calabria, attraverso un’esplorazione dei molteplici significati e delle diverse prospettive con cui questa può essere letta. Al tempo stesso, l’allestimento dello spazio, in cui sono esposti quasi un centinaio di reperti provenienti dai Musei e della aree archeologiche insieme a dipinti ed opere provenienti dai Musei d’Arte regionali, vuole rendere l’idea del fascino e della varietà dell’offerta culturale calabrese, con l’intento di attrarre e stimolare l’interesse dei visitatori. Insieme ai reperti archeologici, in un percorso denso di citazioni e rimani, sono esposti anche oggetti provenienti dai musei etnodemoantropologici e dipinti di diverse epoche, con autori illustri di rilievo internazionale. L’esposizione conta quattro sezioni tematiche : Il rito sacro del banchetto; La presentazione dei doni le offerte votive; Il procacciamento del cibo: uomo e natura; Il convivio. Un percorso che supera il taglio cronologico e racconta il tema del cibo tra terra e cielo, nel rapporto tra uomo e soprannaturale, creando, attraverso i materiali e le opere esposte, un continuum dal mondo antico ai nostri giorni. E’ così che “Cibo per gli Dei”, è sia nell’accezione di offerte votive di cibo alle divinità che nel richiamo più ampio del banchetto come momento di “sacralità”, in cui il cibo assume il valore di nutrimento dello spirito. Così come “Cibo per gli uomini”, è inteso nel suo aspetto più quotidiano, come sostentamento, da cui la necessità di procacciamento, della coltivazione, della produzione.
Lo spazio espositivo è un luogo di integrazione e scambio di informazioni, di forme, di colori e di luci, di immagini e suoni, attraverso un sistema di istallazioni multimediali e videografiche. Per i visitatori anche uno schermo che proietta la ricostruzione virtuale con il modello 3d dell’andron della “casa del drago” di Kaulonia – una delle colonie greche fondate sulla costa ionica della Calabria tra la fine dell’VIII e gli inizi del VII sec. a .C. – dove si svolgeva il simposio, per i Greci un importante momento di relazione sociale, politica e culturale. L’installazione, grazie alla disponibilità della Soprintendenza Archeologica della Calabria, è stata realizzata dal Consorzio Cultura e Innovazione in collaborazione con il Centro Herakles per il Turismo Culturale dell’Università della Calabria e con la 3D Research, società Spin-Off dell’Unical.
L’ideazione ed esecuzione scientifica è opera di un gruppo di lavoro costituito da Domenico Belcastro, Funzionario Storico dell’Arte Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio; Maria Cerzoso, Archeologo Direttore Museo dei Brettii e degli Enotri, Comune di Cosenza; Angela Canale Funzionario Arch. Soprintendenza Archeologia della Calabria; Antonino Giordano, Arch. AFAV Soprintendenza Archeologia della Calabria; Patrizia Nardi, Esperto in valorizzazione dei beni culturali e Assessore alla Cultura, Istruzione e Rapporti con l’Università del Comune di Reggio Calabria; Fabrizio Sudano, Funzionario Archeologo Soprintendenza Archeologia della Calabria.
I Musei prestatori: Antiquarium “Torre Cimalonga” di Scalea; Fondazione Rotella; Galleria Nazionale di Cosenza; Museo Archeologico di Monasterace; Museo Archeologico di Rosarno; Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide; Museo Archeologico Nazionale di Crotone; Museo Archeologico Nazionale “V. Capialbi” di Vibo Valentia; Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria; Museo civico dell’arte e della civiltà contadina di Acri; Museo civico Metauros di Gioia Tauro; Museo civico di Nicotera; Museo civico di Rende; Museo civico di Taverna; Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza; Museo dei Brettii e del Mare di Cetraro; Museo civico della ceramica medievale – Soriano; Museo Diocesano di S. Severina; Museo MACA di Acri; Museo MARCA di Catanzaro; Pinacoteca civica di Reggio Calabria.
Opere di Rotella, Guttuso, Rodriguez, Vigliaturo, De Saliba, Cefaly, De Caro, Recco, Lenzi, Rossano, Caridi, Turchiaro.
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