La Calabria ed il successo a Torino

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pina olivetidi Adriana Cesarò

La Calabria e il successo di Profondo Food nel 10° anno del Salone del Gusto e Terra Madre

Calabria, benvenuti nel “Profondo Food” e nell’Arca del Gusto. Una grande esposizione dell’enogastronomia calabrese, sta deliziando il pubblico del Salone del Gusto che si sta svolgendosi a Torino dal 23 al 27 ottobre. Protagonisti, come sempre i prodotti, le persone e i produttori che contribuiscono a generare un meccanismo virtuoso d’innovazioni, nel recuperare l’antica eccellenza dell’enogastronomia. Un successo che è da attribuire al sapiente ed appassionato lavoro di vecchie e nuove generazioni di contadini, vignaioli e allevatori che hanno le mani affondate nella terra, ma che le stesse, riemergono per dare voce a una Calabria, sempre più orgogliosa di dare spazio alla bontà della sua vasta produzione. Vini, oli, salumi, formaggi, pane, cereali, liquirizia, agrumi, pasticceria, ortaggi e il famoso peperoncino, sono ormai aperti e lanciati verso nuovi mercati mondiali. Vari momenti hanno caratterizzato gli eventi dello stand della Calabria, firmato Profondo Food, una collaborazione colma di sinergia tra la Regione Calabria, Unioncamere Calabria e Slow Food Calabria.

fratelli-giornoNello spazio “Show Cooking” gli chef stellati hanno regalato, al folto pubblico presente, piatti della tradizione. Gli chef hanno saputo far emergere, il gusto della cucina calabrese a portata di forchetta. Emanuele Stringaro ha interpretato la bontà dell’nduja di Spilinga; Nino Rossi ha presentato la delizia dei fagioli di Cortale e quella della carne (razza podolica calabrese del presidio Slow Food). Gennaro Di Pace ha evidenziato le proprietà del cedro dei Rabbini e il riso di Sibari. Luca Abbruzzino ha incuriosito il pubblico con la liquirizia di Rossano e le nocciole di Cardinale. Caterina Ceraudo le dolci castagne di Serrastretta e il famoso bergamotto. Luigi Ferraro e la deliziosa patata viola della Sila.

La generosità dei calabresi si ritrova, anche al Salone del Gusto, attraverso l’accoglienza, l’ospitalità verso i visitatori coinvolgendoli nelle varie degustazioni con: il moscato di Saracena, il caciocavallo di Ciminà, Lo stocco e la ricotta di Mammola, il maiale nero di Calabria Gammune di Belmonte. Interessanti le degustazioni per la colazione, così come avviene in molte case calabresi: i succhi di clementine di BioSmurra, i succhi di bergamotto di Arturo Pratticò, accompagnati dai I Deliziosi (vasta gamma di prodotti prestige) del Biscottificio Dolce Giorno di Giuseppe Giorno a Luzzi. Non sono mancate le performance dello scrittore e poeta Daniel Cundari nello spazio riservato alla poesia e alla degustazione del pane di Cuti. Daniel Cundari ha presentato il libro “Le donne del pane – Cuti: storie di rughe, profumi e memorie” di Pina Oliveti. “Il libro è la memoria storica del paese, una testimonianza della tradizione, rilasciata da persone anziane e, da loro ho appreso la storia di Cuti, del suo famoso pane e di tutta la lavorazione – spiega l’autrice Pina Oliveti – molte altre storie sono raccolte nel libro con uno sguardo al passato, senza nostalgia, ma con la consapevolezza di vivere il presente respirando l’essenza del vissuto”. Il libro è ricco di foto d’epoca e di storie di vita vissuta. Tantissimi eventi hanno caratterizzato la kermesse calabrese con l’eccellenza della sua enogastronomica. Sabato 25 ottobre, presso lo stand ci sarà il patron Carlo Petrini che presenterà e degusterà il gelato artigianale “calabrotta” di Marco Nicotera. Lunedì 27 ottobre un arrivederci dal “Profondo Food” con aperitivo insieme a tutti i produttori che hanno reso protagonisti i prodotti della Regione Calabria.
Adriana Cesarò

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