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Carlo Parisi è stato confermato segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria con 643 voti su 653 votanti.
Un risultato, quello ottenuto dal vicesegretario nazionale della Fnsi, raggiunto grazie anche alla straordinaria partecipazione al voto nei dieci seggi: Roma, Marina di Sibari, Scalea, Cosenza, Crotone, Catanzaro, Polistena, Locri, Vibo Valentia e Reggio Calabria. Altissima l’affluenza alle urne tra i professionali, con il 72,08%, nonostante le avverse condizioni atmosferiche e l’allerta meteo.
Carlo Parisi ha dichiarato: “Nel ringraziare tutti i colleghi calabresi che hanno inteso rinnovarmi la loro fiducia con un consenso che supera la più rosea delle aspettative, sottolineo che questo risultato è stato possibile grazie al prezioso e spesso silente lavoro dei miei collaboratori e, soprattutto, grazie alla fiducia che i giornalisti calabresi ripongono nel Sindacato Giornalisti della Calabria, affiancandoci nelle battaglie a difesa della dignità professionale e della qualità dell’informazione”.
Un successo reso, naturalmente, possibile grazie anche alla qualità ed alla credibilità di tutti i candidati in lista, molti dei quali coraggiosi protagonisti di drammatiche battaglie a difesa della legalità nella nostra regione.
Al XXVII Congresso della Fnsi, inoltre, la Calabria sarà in campo con una delle delegazioni più numerose del Paese. Tra i 18 eletti nelle due liste aderenti alla componente nazionale “Stampa Libera e Indipendente”, guidata da Carlo Parisi, due nomi su tutti per via delle drammatiche vicende che li hanno portati alla ribalta internazionale: Michele Albanese, costretto a vivere sotto scorta ed a spostarsi con l’auto blindata per aver semplicemente fatto il proprio mestiere di onesto cronista raccontando fatti e misfatti della ’ndrangheta, e Luciano Regolo, il direttore de “l’Ora della Calabria”, che non ha esitato a schierarsi al fianco della redazione e dalla parte della verità, piuttosto che piegarsi al malvezzo di nascondere le notizie non gradite al potente di turno. Con loro, un “senatore” del giornalismo italiano, l’ex vicedirettore della Tgr nazionale, Mimmo Nunnari, e – tra i collaboratori – il segretario generale della Cisal, Franco Cavallaro, che con grande umiltà ha accettato di mettersi generosamente al servizio del sindacato dei giornalisti riconoscendo competenze e ruolo che, nel settore giornalistico, solo la Fnsi può avere per non rischiare pericolose derive. E poi, in tutti gli organismi eletti, tanti altri colleghi con la schiena dritta che credono seriamente in una professione, quella giornalistica, che non è un hobby, ma un lavoro e come tale deve essere retribuito.
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