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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della Coldiretti Calabria:
Oltre all’abolizione dal 2016 dell’IMU e IRAP agricola (sono risorse che si liberano e liquidità per le aziende) il Governo Nazionale ha espresso chiaramente una determinazione: il paese può consolidare la crescita puntando su asset naturali quali agricoltura e agroalimentare 100% made in Italy perché da qui, stanno già venendo importanti prospettive per il futuro e non bisogna lasciarsele sfuggire. Il Governo poi, ha recepito 10 progetti economici per il sud presentati da Coldiretti che sono traiettoria di sviluppo vero per tanti giovani. “E’ proprio dai giovani – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – che viene questa richiesta, prova ne è la partecipazione in massa anche dalla Calabria alla giornata nazionale dell’agricoltura italiana. Se questo – prosegue – è l’impegno del Governo Nazionale, ci aspettiamo che quello regionale, faccia scelte coerenti ed in sintonia, anche perché in Calabria si respira un aria nuova nelle aziende. Le frontiere su cui investire sono queste e prova ne sono appunto “I dieci progetti per il sud Italia di coimprenditorialità” che, per molti, vedranno la Calabria in prima fila. Sono progetti che riguardano: la zootecnia, il credito in agricoltura, il recupero dei siti deindustrializzati con la biochimica, schemi idrici invasi e impianti di subirrigazione nelle aziende, filiera del grano duro con la rete dei Consorzi agrari d’Italia, olivicoltura, assicurazione e gestione del rischio, piattaforme di internazionalizzazione del made in Italy” . Sono progetti in campo economico che riguardano il sud. E se è vero che l’Italia non riparte se non c’è questa area importante del paese, possiamo e dobbiamo fare di più, esserci da protagonisti in questa nuova alleanza nel paese per il sud, con scelte decise che non possono essere riversate solo ed unicamente sul PSR 2014-2020, ma, auspichiamo, che trovino condivisione e spazio nel Masterplan per il sud. Oggi più che mai – conclude – è il tempo giusto per non perdere le opportunità offerte tra l’altro dalla crescita dell’export agroalimentare e dall’occupazione in agricoltura. E allora, senza tentennamenti per non deludere le aspettative: autorevolezza, politiche e scelte convincenti e coerenti.
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