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L’impegno del “Comitato Area Grecanica per il NO” al referendum costituzionale del 4 dicembre continua senza sosta nei vari comuni del circondario del basso jonio meridionale. A Brancaleone nei locali della biblioteca comunale si è tenuta, nel pomeriggio di Sabato, una affollatissima assemblea di politici, sindacalisti, operai, imprenditori dell’edilizia, del commercio, dell’artigianato e tanti studenti .
L’assemblea era moderata dal Dottor Giuseppe Cristiano e tra i relatori il Professore Claudio De Flores docente di Diritto Costituzionale all’Università di Napoli, di Silvestro Garoffolo capogruppo di minoranza al Consigio comunale di Brancaleone, l’avvocato Carmelo Polimeno coordinatore del Partito Repubblicano per l’area Metropolitana. E’ stata sottolineata l’adesione di referenti del suddetto Comitato, il dott. Sandro Autolitano, dell’ ispettore Nino Zirillo ed altri autorevoli componenti dello stesso Comitato; del vicesindaco di Melito Porto Salvo, Avvocato Mimmo Marcianò, del referente del Comitato Nazionale per la Difesa della Costituzione “O.L. Scalfaro”, Mimmo Musolino. Ha aderito il “Movimento Area Grecanica in movimento” con Dario Fotia e Giuseppe Rodà.
La relazione di base è stata trattata dal Prof. Claudio De Flores, il quale ha sviscerato tutte le tematiche inerenti la riforma costituzionale, voluta dal governo Renzi e da una minoranza del Parlamento attraverso un anomalo e inusuale voto di fiducia che rappresenta un vulnus senza precedenti a danno della democrazia parlamentare italiana. Ed ha concluso affermando la necessità di votare NO per difendere i principali diritti dei cittadini ad incominciare dalla libertà di voto.
Il dibattito è stato molto approfondito e di grandi contenuti politico-sociali e di tematiche costituzionali, molto incisivo, a tale riguardo, l’intervento dell’avvocato Carmelo Polimeno che ha analizzato i 48 articoli di detta “mal-riforma” o “schiforma” che non solo non velocizza l’iter parlamentare, per l’approvazione delle leggi, ma crea una confusione che rende tutto più confusionario ed inapplicabile. Tutti gli intervenuti si sono trovati d’accordo nel definire tale riforma Costituzionale un aborto di riforma, confusionaria e pasticciata che danneggia, inquina e distorce le Istituzioni nel loro complesso. Una riforma che NON abolisce il Senato ma lo instaura come Senato di NON eletti ma nominati dalla prepotenza decisionale dei partiti politici e quindi asservito ai loro interessi e non agli interessi dei Cittadini i quali si vedranno tolto il diritto di voto in violazione di uno dei principi e diritti fondamentali, e precisamente l’art.1 della Costituzione: “la sovranità appartiene al popolo… “.
L’ assemblea ha deciso che la chiusura del cicli d’ incontri si terrà nella città “capitale” dell’Area Grecanica, Melito Porto Salvo, sabato 26 Novembre prossimo, con la partecipazione di autorevoli esponenti nazionali del Comitato per il voto NO al referendum Costituzionale.
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