“Basta vittime sulla 106”, inviata comunicazione a Renzi

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L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” rende noto di aver inviato in data odierna una comunicazione al Presidente Del Consiglio dei Ministri On. Matteo Renzi, al Segretario del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica On. Luca Lotti ed al Dipartimento per la Programmazione e il coordinamento della politica economica.

Nel documento è stato rappresentato il disagio ed il malcontento che anima l’Associazione circa i ritardi dovuti all’approvazione dei lavori di ammodernamento relativi al 3° Megalotto della S.S.106 in Calabria che collegheranno Sibari a Roseto mediante una nuova arteria viaria formata da quattro corsie (due per ogni senso di marcia), e spartitraffico centrale.

L’Associazione ha fatto presente che tale lavoro è necessario affinché possa essere ammodernato un tratto della strada più pericolosa d’Italia (dati Aci – Istat), ha riportato i dati dei sinistri, delle vittime e dei feriti sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” ed ha ribadito la necessita di approvare ed avviare al più presto i lavori anche in considerazione del fatto che ormai è stato acquisito il parere favorevole di tutte le Istituzioni e degli Enti interessati ed è stata già da mesi istruita la pratica relativa al progetto che ora attende solo di essere approvata dalla politica.

L’Associazione ha voluto anche sottolineare che la realizzazione dell’opera oltre a ragioni di buon senso (legate appunto alla pericolosità, ai sinistri ed alle vittime e feriti), risulta avere motivazioni politiche fortissime che dovrebbero spingere in favore di una sua repentina approvazione: oltre 1.400 milioni di investimento in Calabria per infrastrutture, infatti, non solo concorrerebbero a creare occupazione in una regione con il più alto tasso di disoccupazione in Italia ma sarebbero un volano di sviluppo per una economia (quella calabrese), fanalino di coda dell’intera Europa.

L’Associazione, infine, anche attraverso questo comunicato stampa, auspica e si augura che possano presto mobilitarsi quelle istituzioni regionali, provinciali e comunali ed, insieme, le forse sindacali e sociali del territorio affinché possano essere difesi gli interessi generali della nostra Calabria e siano finalmente esercitate le necessarie e legittime rivendicazioni di una regione che attende ormai da circa un secolo l’inizio dell’ammodernamento della “strada della morte”.

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Author: Francesco

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