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70 anni di età. 70 di carriera. 70 anni di buone azioni. 70 anni di presenze nel mondo del giornalismo. Stiamo parlando del nostro Vincenzo Mollica, che non ha bisogno di presentazioni e che, benché nato in Emilia Romagna e benché abbia mosso i primi passi in Canada (dove il padre aveva trovato impiego), resta pur sempre un figlio diletto di Calabria. Vi starete certamente chiedendo: perché 70 anni di carriera e tutto il resto, dal momento che è nato il 27 Gennaio del 1953? Ma perché come disse il beneamato Antonio De Curtis, in arte Totò: “Signori si nasce”, e (è il caso di dirlo) Vincenzo Mollica, “modestamente, giornalista lo nacque”.
È cresciuto a Motticella Vincenzo, piccolo centro reggino, ai piedi dell’Aspromonte, dove era ritornato all’età di 7 anni con la famiglia, che aveva lasciato il Canada per trasferirsi in Calabria. Ha conseguito il diploma di scuola superiore al Liceo Classico di Locri. Laureatosi in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Urbino, entra a fare parte del giornalismo nel 1980. Famoso per il suo buonismo critico, tanto da ottenere (il suo operato giornalistico) l’appellativo di “mollichismo”, ha confezionato interviste ad artisti di tutto il mondo.
Dicevamo che entra a far parte della redazione del TG1 nel 1980, quando ha l’opportunità di iniziare a rivolgere i suoi primi servizi a personaggi come Walt Disney, Francesco De Gregori, Nanni Moretti e altri. Ha fatto da inviato speciale RAI alla cerimonia del premio Oscar di Los Angeles, ai festival del cinema di Venezia e Cannes e al Festival di Sanremo. Ha realizzato le trasmissioni televisive Prisma, Taratatà, Sviste e Per fare Mezzanotte. È stato collaboratore del Radiocorriere TV. Ha collaborato, inoltre, con Linus, il Venerdì di Repubblica, Il Messaggero, l’Unità e il suo inserto satirico, Tango. Dal 1991 al 1995, ha diretto la rivista il Grifo. Ha curato la rubrica del TG1, DoReCiakGulp, in onda il sabato dal 1998 al 2020. Ha condotto, su Rai Radio 2, dal 2005 al 2008 Parole parole, storie di canzoni, in cui ha intervistato i più grandi interpreti della musica italiana.
Questo e tanto altro per dar luce e voce a una delle più brillanti menti giornalistiche dei nostri tempi. Oggi, purtroppo, le sue condizioni di salute non sono più tanto buone; nonostante ciò, desiste, e anche se costretto al prepensionamento, di tanto in tanto, si fa’ sentire nei più importanti programmi televisivi e radiofonici nazionali. E allora auguri grande titano calabrese: possa questo giorno portarle la felicità e la serenità che merita.
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