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“I misteri del 118. Continuano le grandi manovre sulle centrali provinciali, con possibili, anzi sicuri altri sperperi che nessuno ha il coraggio di mettere in luce”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, che così argomenta: “Nell’ approssimativo piano di riorganizzazione del servizio, partorito nelle segrete stanze regionali, in probabile collaborazione con i vertici della Asl di Viterbo, si è deciso l’accorpamento delle centrali operative, con tutto il call-center della sala di Rieti appena rinnovato, destando un comprensibile allarme tra i cittadini e gli operatori della provincia”, continua Maritato: “Comprendiamo le ragioni di tale possibile trasferimento con sicuro sperpero di denaro per ricreare identiche condizioni di lavoro nella centrale di Viterbo. Il commissario Macchitella infatti di call-center se ne intende, considerato il faraonico progetto per istituirne uno, mai realizzato alla Asl Foligno 3, in Umbria – al modico costo di 650mila euro – che gli valse la condanna da parte della Corte dei conti al risarcimento di soli 75mila euro. Chiediamo quindi che si faccia chiarezza, ci appelliamo agli amministratori regionali, che sappiamo sensibili a una gestione oculata della sanità, per rivedere tutto il progetto di accorpamento delle centrali operative”.
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