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Un incontro di associazioni e movimenti nella fattoria didattica “Terre di Vasia” a Serrata unisce le voci contro progetti devastanti e lotta per la tutela del territorio e delle comunità.
Nella suggestiva cornice della fattoria didattica “Terre di Vasia” a Serrata, si è tenuto un evento senza precedenti, in cui associazioni e movimenti provenienti da tutta la Calabria e dalla vicina Sicilia si sono uniti nella lotta contro gli espropri previsti per il Ponte sullo Stretto e le politiche di spoliazione del territorio calabrese.
L’incontro ha visto la partecipazione di numerose realtà associative impegnate nella tutela dell’ambiente e del benessere delle comunità locali. Sostenuto da Peppino Lavorato e con il saluto del partigiano Aldo Chiantella e del sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia, il confronto ha espresso sdegno e allarme per le politiche di rapina del territorio calabrese a vantaggio di un disegno governativo che vorrebbe la regione come hub energetico.
Mentre la Calabria esporta già i due terzi dell’energia che produce, continuano a essere proposti progetti di mega parchi eolici, pannelli fotovoltaici e trivellazioni per l’estrazione del gas, minacciando l’ambiente e ignorando le centrali turbogas esistenti. Con il risveglio del rigassificatore a Gioia Tauro e il raddoppio dell’inceneritore insieme alla discarica di Melicuccà, la situazione diventa ancor più preoccupante.
Le associazioni hanno sollevato domande fondamentali: chi beneficia di queste politiche di rapina e chi ne è il vero responsabile? È urgente rispondere a queste domande e affrontare le sfide poste dalle politiche governative che minacciano l’integrità del territorio calabrese e il benessere delle sue comunità.
Durante il confronto, sono stati affrontati diversi temi, tra cui la sanità, il diritto all’acqua pubblica, la tutela del territorio, le infrastrutture e il diritto all’istruzione. L’argomento principale è stato il rifiuto del Ponte sullo Stretto e del progetto di autonomia differenziata.
Le associazioni hanno espresso la volontà di organizzarsi e resistere unite contro queste politiche distruttive, proponendo soluzioni concrete per i territori.
Tra queste soluzioni, vi è l’efficientamento del trasporto mobile elettrico nello Stretto e la riduzione delle tariffe di trasporto, alternative valide e meno costose rispetto al progetto del Ponte.
L’evento ha inoltre ricordato la figura del Prof. Osvaldo Pieroni, uno studioso che negli anni ’90 aveva sottolineato l’inutilità e la dannosità del Ponte, tramite una mostra fotografica e la proiezione di un documentario. Inoltre, il Coordinamento No Ponte ha fornito supporto legale gratuito alle persone interessate agli espropri dei cantieri, dimostrando solidarietà e difesa delle comunità locali.
Il confronto si è concluso con un forte impegno collettivo e la volontà di partecipare insieme alle prossime manifestazioni nazionali del 12 agosto a Messina contro il Ponte e del 7 ottobre a Roma contro l’autonomia differenziata.
Le diverse realtà territoriali hanno dimostrato la necessità di unirsi e condividere la consapevolezza e la lotta per affrontare le problematiche comuni, creando un fronte unito contro le politiche che minacciano il territorio e il benessere delle comunità locali.
L’evento ha dimostrato che, quando le forze si uniscono, la resistenza contro le politiche distruttive può diventare un movimento di cambiamento positivo per la Calabria e oltre.
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