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Roberto Lantero, di origini reggine (la madre è di Montebello Jonico e si è trasferita da giovane in Piemonte) è un artigiano nato e cresciuto ad Albiano d’ Ivrea, una frazione della famosissima cittadina, conosciuta in tutto il mondo per la cosiddetta “battaglia delle arance”, che ospita centinaia di migliaia di persone durante il carnevale.
La sua natura creativa lo ha portato a riprodurre fedelmente, nel cortile della sua abitazione, il simbolo del paese, la torre del Castello di Albiano d’Ivrea. Una volta terminata la sua opera ha deciso di dedicarla a suo padre scomparso da poco e di donarla alla città.
Questa sua decisione ha provocato un enorme dibattito nel Canavese, scatenando la “politica” locale in pro e contro.
Da una parte gli elogi degli ammiratori, tra i quali il parroco della Chiesa di S. Martino ed alcuni professionisti della zona, che si sono offerti di imbastire le pratiche per l’installazione della stessa nella rotonda d’ingresso al paese. Il consigliere di opposizione Bonfitto ha colto la palla al balzo per affermare che “ intraprenderà una battaglia civile per far capire al sindaco che bisogna collocare il manufatto in un luogo appropriato”.
Il primo cittadino invece è critico al riguardo e non vuole sobbarcarsi l’onere delle spese per finanziare l’installazione e la posa in opera della riproduzione, ironizzando sul fatto che sarebbe meglio investire fondi per la restaurazione della torre originale, aggiungendo, magari a titolo gratuito…
Ed intanto la “corte” dove è momentaneamente ubicata l’opera, è meta di visite da parte di tantissime persone interessate all’idea.
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