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L’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte e il Comune di Africo hanno siglato, ieri mattina, un Accordo di Programma per il recupero strutturale e funzionale dei borghi di Africo Antico e Casalinuovo le cui popolazioni furono trasferite sulla costa jonica nel 1951, a seguito di una violenta alluvione.
L’intesa, firmata dal Presidente Bombino e dai componenti della Commissione Straordinaria del Comune aspromontano, dott.ssa Franca Tancredi, dott. Roberto Micucci e dott. Vito Liano, consentirà di riqualificare gli antichi insediamenti dell’entroterra destinandoli all’ospitalità diffusa, a laboratori di educazione naturalistica e ambientale, a scuole e centri di formazione (giornalistica, naturalistica e ambientale, artistica, fotografica e cinematografica) sui temi della montagna.
L’obiettivo, affermano i firmatari dell’Accordo, è quello di dare avvio ad una azione che ponga la Natura al centro della filiera culturale e dello sviluppo socio-economico dell’Aspromonte, anche attraverso la valorizzazione dei risultati degli studi e delle esperienze maturati presso i Dipartimenti dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
I due borghi racchiudono l’ansia e la passione del meridionalista Umberto Zanotti Bianco che contribuì ad edificare una passerella sull’Apòscipo, alloggi nella frazione Campusa e Asili per l’infanzia ad Africo e Casalnuovo; un altro grande uomo e scrittore, Saverio Strati, col romanzo “La Teda” del 1957, diede voce ad Africo ed alla sua gente.
Nel 2008 lo scrittore africese Gioacchino Criaco pubblica il romanzo “Anime Nere” e, dopo Corrado Alvaro, Saverio Strati, Francesco Perri, torna a parlare di un Aspromonte forte e reale.
È il risveglio culturale della nostra montagna d’Aspromonte.
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