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E nell’ultima serata dedicata ai concerti – nfatti, si chiudono le attività dei corsi e dei laboratori iniziati domenica 27 agosto – è anche il momento dei saluti e dei ringraziamenti. Dal palco di piazza Placanica, su cui si affaccia il maestoso castello che l’anno prossimo sarà completamente ristrutturato, il primo pensiero di Danilo Gatto e Antonio Critelli, in rappresentanza dell’associazione Arpa che si occupa della direzione artistica della manifestazione, è per il “popolo di Monasterace”. Per il borgo che ha aperto le proprie case per accogliere i corsisti, i docenti, l’organizzazione i musicisti che si sono succeduti, aprendosi alla mescolanza di culture e consuetudini, senza temere la diversità, con il sorriso e grande disponibilità.
Dalle signore che manifestavano il piacere di avere questi graditi ospiti per le viuzze del borgo, offrendo frittelle e fichi, ai dipendenti comunali, i vigili urbani, a tutti quelli che hanno fatto i salti mortali per sistemare i cantieri, a quanti si sono occupati di trovare una sistemazione a chi arrivava: un grazie sincero anche per questa lezione di integrazione che arriva dal profondo Sud, da portare come esempio. A nome dell’associazione Arpa, Gatto ha voluto ringraziare i corsisti e i docenti: Francesca Trenta, Gabriella Aiello, Gabriele Trimboli, Francesco Loccisano, Andrea Piccioni, Markku Lepisto, Basel Rajoub e Salah Namek. Ma anche quanti hanno dato assistenza ai corsi: Francesco Magarò, Marcello De Carolis, Mico Corapi, Francesco Verduci, Peppe Lucà, Antonino Niccolò che hanno animato il dopo concerto, oltre che Antonio Gariano e Gregorio Fera e tutti i tecnici luci e suono “Kalisfera”. Un ringraziamento all’associazione “La Pigna” che in questi giorni ha “sfamato” tutti gli ospiti, a pranzo e cena, garantendo il servizio mensa.
“Il pubblico di Tarantella Power che quest’anno è venuto a Monasterace è diverso dal pubblico delle altre manifestazioni – ha detto ancora Gatto – perché è stato aperto, interessato al nostro festival che è un’altra cosa: è un momento di cultura, di creatività, studio, di bellezza e non solo di passatempo per sgranchirsi le gambe sotto il palco. Per questo ci sono discoteche e palchi nel resto della Calabria: siamo felici dei risultati che abbiamo avuto”.
Da ricordare che quest’anno il “Tarantella Power” si è avvalso della collaborazione Conservatorio “P. I. Tchaikovsky” di Catanzaro-Nocera Terinese, che ha al suo interno un vivace dipartimento di Musiche tradizionali (con corsi di laurea triennali e biennali in fisarmonica diatonica, fisarmonica tradizionale, zampogna, chitarra battente, tamburi a cornice, canto): e come le esibizioni di grande qualità dei corsisti hanno dimostrato, il festival è diventato anche una produzione artistico-didattica.
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