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L’assemblea generale delle Nazioni Unite, nel 1993 ha dichiarato il 22 marzo Giornata Mondiale dell’Acqua quest’anno il tema è “ Acqua e Energia ”.
Acqua ed energia sono dunque due risorse naturali strettamente interconnesse ed accanto agli obiettivi proposti dalle Nazioni Unite meritano di essere approfondite le principali criticità e legami tra questi due importanti risorse. Che in particolare per la nostra regione, hanno una importanza particolare.
In questo momento – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – questa sfida è stata raccolta dai Consorzi di Bonifica della Calabria che stanno investendo sull’idroelettrico. Da uno studio si riscontra che su 35mila ettari irrigati in Calabria esiste in media una disponibilità idrica per concessione di circa 28mila litri/sec. con una evidente utilizzabilità della risorsa idrica da destinare all’uso promiscuo irriguo -idroelettrico perché la dotazione degli impianti consortili è di circa 0,5 litri/sec e si registra quindi un surplus per ettaro di 0,3 litri/sec..
Le acque irrigue – prosegue – si sono costantemente adeguate ai nuovi bisogni contribuendo in misura determinante alla qualità e quantità delle produzioni, alla competitività delle aziende ed alla produzione , appunto, di energia pulita, con benefici effetti sull’ambiente. Questi gli obiettivi che stanno portando avanti gli enti consortili: una vera e propria sfida ed un notevole impegno operativo e gestionale dei Consorzi di Bonifica per gli impatti positivi di alcune buone pratiche a livello economico e sociale, che vedono già realizzati impianti.
Siamo convinti – aggiunge Molinaro – che l’uso sostenibile dell’acqua “bene comune” per eccellenza, è una via per lo sviluppo della regione, magari rimettendo ordine nelle concessioni e convenzioni per fare in modo che il settore non sia strategico solo per le multiutility che operano in Calabria ma, hanno la testa altrove. Salvaguardare questo bene prezioso, dai rischi poi dell’inquinamento e dagli sprechi orientando le azioni a mantenere integro il patrimonio ambientale è un interesse generale che vede gli agricoltori protagonisti attivi.
Si deve ritornare ad investire nella risorsa idrica – conclude Molinaro – e sia il piano irriguo nazionale che quello regionale, nonchè il PSR 2014-2020 dovranno avere le necessarie risorse per misure in favore delle tecniche per favorire il risparmio idrico nell’irrigazione, dell’ammodernamento degli impianti irrigui perché non possiamo permetterci di continuare nella flessione nella spesa per investimenti nel settore che diventerà sempre di più strategico e fattore decisivo della competitività.
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