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Plauso all’iniziativa di Legambiente. La “Goletta dei Laghi 2015” è un’iniziativa che concorre ad accendere i riflettori nazionali su un Sito di Interesse Comunitario per di più inserito all’interno del macro contesto sul quale, da un lungo periodo, incombe il pericolo della realizzazione della centrale a carbone. Negli ultimi anni, sempre di più e sempre in modo più cosciente, i cittadini e gli amministratori locali stanno chiedendo attenzione alle istituzioni sovracomunali al fine di raggiungere un pieno sviluppo eco-sostenibile che rappresenti un’alternativa anche economica alla “Centrale”. Ciò che fa ben sperare (se è vero che l’unione fa la forza) è l’insediamento di amministrazioni comunali democraticamente elette in tutti i comuni dell’Area Grecanica. Gli amministratori locali di questa rete di comuni dovranno riporre la massima attenzione sul sito di Saline Joniche, considerandolo, potenzialmente, uno dei principali attrattori ed una delle maggiori occasioni di sviluppo. L’azione che, in qualità di consigliere provinciale di questo territorio, ho il dovere di portare avanti è il coinvolgimento dell’intero Consiglio Provinciale sull’iniziativa progettuale messa in campo dai settori “Pianificazione del Territorio” ed “Ambiente” dello stesso Ente, che vede come punto di partenza dello sviluppo di questa “macroarea” il laghetto e la sua valorizzazione. Il concorso di idee, bandito a suo tempo dalla Provincia, infatti, consta di cinque aree su cui intervenire ed il “pantano” sarebbe la prima area su cui si pianterebbe una prima metaforica bandierina.
A tal scopo, i soggetti a vario titolo interessati, dovranno contestualmente attuare tre sinergiche iniziative: la prima è di portare l’importantissimo tema in sede di discussione preliminare per l’approvazione del bilancio di previsione dell’Ente Provincia (su questo punto la strada dovrebbe essere in discesa poiché il Presidente della Provincia Raffa ha più volte manifestato la volontà, ove ve ne sia la possibilità economica, di supportare l’anzidetta proposta); la seconda, così come è emerso dall’incontro con Legambiente, è la necessità di discutere le varie idee progettuali (attualmente in fase di valutazione tecnica da parte della Provincia) con i sindaci, le associazioni del territorio ed i cittadini dell’Area al fine di recepire tutti i suggerimenti tecnici ed operativi utili al miglioramento ed all’integrazione del progetto per la fase attuativa; la terza è che, alla rete di interesse sociale che si sta consolidando, dovrà necessariamente associarsi la partecipazione attiva della Regione unitamente alla più illuminata progettazione “europea”, al fine di raggiungere l’obbiettivo complessivo della realizzazione di un parco naturale di valenza internazionale, attraverso un’adeguata valorizzazione delle cinque aree, contemplate dal bando della provincia (I “pantani”, l’O.G.R., la Liquichimica ed il porto, la nave “Laura C” e il Borgo di Pentidattilo). A tal proposito anche se ci conforta la posizione politica del Presidente Oliverio sull’area di Saline Joniche, più volte rimarcata in occasione della recente campagna elettorale, faremo da pungolo costante affinché dalle idee si passi ai fatti e vi sia un impegno straordinario per questo territorio.
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Stupisce davvero una tale preconcetta posizione contro lo sviluppo, quello che a Saline non è mai arrivato e che si potrebbe invece realizzare con la realizzazione di un grande progetto concreto e sostanziale che permetterebbe di superare l’inerzia storica del territorio.
L’elettricità è stata indubbiamente un volano fondamentale di sviluppo per qualsiasi Paese avanzato e l’Italia è ancora penalizzata in questo senso a causa di scelte errate e contraddittorie del passato. Ora che si presenta un’occasione più unica che rara per la Calabria, assistiamo ad una reasistenza ed un preconcetto che non ha davvero alcuna ragione di essere.
Purtroppo, la mancanza di un’adeguata informazione porta a tale pregiudizio e ad un’avversione che è davvero anacronistica. La produzione di elettricità, a condizioni davvero ragionevoli e sostenibili, è un’opportunità che va compresa e colta, se davvero si vuole offrire l’opportunità al territorio di evolversi ed aprirsi allo sviluppo, con un’attività tra le più funzionali e meno impattanti in assoluto tra le varie attività produttive ed industriali.
Non perdete tale occasione e confonderla con l’assurda situazione che ha riguardato la ex-Liquichimica è davvero fuorviante e contraddittorio.
Guardate alla Germania ed a come loro producono l’elettricità a casa loro, per rendervene conto.