Questo post é stato letto 56690 volte!
«Apprendo con enorme piacere della mobilitazione dei sindaci dell’Area Grecanica volta alla soluzione dell’emergenza sanitaria venutasi a creare attorno all’ospedale “Tiberio Evoli” di Melito Porto Salvo». Lo afferma, in una nota stampa, il capogruppo dei “Socialisti Uniti – Psi”, Pierpaolo Zavettieri, che, nei giorni scorsi aveva scritto al presidente dell’Assemblea dei sindaci dell’Area Grecanica, Salvatore Mafrici, per invitare alla convocazione di tutti i rappresentanti istituzionali del territorio. «Con il decreto regionale – ricordava Zavettieri nella missiva indirizzata a Matrici – le strutture complesse per l’Azienda Sanitaria Provinciale numero 5, in cui ricade anche la struttura di Melito Porto Salvo, sono state fissate in 75, per poi lievitare fino a 92. In tutto questo, però, il “Tiberio Evoli” ha dovuto subire le soppressioni, totali o parziali, di Chirurgia, Pediatria, Ostetricia e Ginecologia, senza dimenticare la storia legata allo smantellamento del punto nascite».
Tra le criticità divenute emergenza anche l’ormai endemica carenza di personale, sia medico che paramedico, dovuta al famigerato blocco del turnover. «Secondo fonti certe e inconfutabili – ancora Pierpaolo Zavettieri – sono venuto a sapere che per sopperire alle esigenze, la direzione sanitaria del nosocomio è costretta a ricorrere al personale di guardia, almeno per coprire il ciclo dell’emergenza-urgenza e, quindi, i turni notturni del Pronto Soccorso». Il servizio del centralino, in più, è stato costretto a segnare il passo, a causa di un organico incompleto che «rende impossibile la turnazione completa h12».
Il ciclo emergenza-urgenza, inoltre, risulta quasi al collasso e il presidio melitese «non riesce a garantire ricoveri immediati». Ma il problema maggiore è un altro: quello dei venti posti “fantasma” assegnati al reparto di riabilitazione. «A seguito del decreto Balduzzi, che sarebbe andato a chiudere tutti gli ospedali con meno di 60 posti letto, al “Tiberio Evoli” di Melito Porto Salvo sono stati assegnati altri venti posti per l’Unità operativa di Riabilitazione – dichiara Zavettieri – Facendo seguito alla disposizione del commissario straordinario pro tempore dell’Asp 5, Franco Sarica, la direzione sanitaria dell’ospedale, guidata dal dottor Lucio Nucera, aveva avviato e completato i lavori di riorganizzazione per il reperimento degli spazi necessari all’accoglienza dell’intero reparto. Liberati questi, però, la stessa Asp 5 ha, con successiva disposizione, reperito gli stessi locali per allocarvi altri uffici precedentemente ubicati in sedi private e quindi in affitto. Così, al danno di avere quei 20 posti letto solo sulla carta, si aggiunge la beffa per le spese di sgombero. Il rischio che questi 20 posti, poiché solo virtuali, vengano revocati è concreto, ma il vero problema è che con loro “sfumerebbero” tutti gli altri, perché l’ospedale, rimanendo sotto soglia, andrebbe verso la chiusura». Plaudita l’iniziativa dei Sindaci, Zavettieri si dice pronto «a sostenerela battaglia, nei modi che saranno ritenuti più efficaci, in tutte le sedi competenti».
Questo post é stato letto 56690 volte!