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Assodata da qualche giorno l’ufficiosità del risultato, attendiamo ormai con viva trepidazione la comunicazione ufficiale da parte dell’USR Calabria relativa alla ri-assegnazione dei Dirigenti Scolastici e dei Dirigenti Servizi Generali Amministrativi degli Istituti scolastici di Motta S. Giovanni – Brancaleone/Africo – Boccioni/Fermi di Reggio C., ricadenti in aree tutelate dalla legge 482/99.
Il mio commento su tale vicenda è che sarebbe assurdo e molto dannoso per le comunità minoritarie interessate che l’attuale governo e di conseguenza l’USR continuassero nell’errore già commesso da “Monti” l’anno scorso a seguito di un’errata interpretazione della “spending rewiev”, nella parte relativa alle “specificità linguistiche”.
In quella circostanza l’ormai ex esecutivo, quasi in tutta Italia, non accordò a province e regioni la deroga per le scuole ricadenti in aree caratterizzate da “specificità linguistica” (la deroga prevede un numero minimo di 400 alunni anziché 600). Continuare oggi sulla stessa scia, addirittura in presenza del “precedente” rappresentato dal recente riconoscimento dell’autonomia al liceo scientifico di Spezzano Albanese (Nota Ufficio Regionale Scolastico del 22.8.13) con appena 416 alunni, avrebbe rappresentato nient’altro che un provvedimento amministrativo sconsiderato ed al contempo avrebbe provocato molti ricorsi e spreco di risorse pubbliche.
Nessuna polemica dopo tale conquista anche se non posso non rammentare che lo stesso problema che oggi rappresenta una vittoria per tutti è stato sostenuto con pervicacia dal sottoscritto già a partire dall’estate 2012, ingaggiando una vera e propria sfida personale per l’ottenimento delle allora sei autonomie scolastiche. E’ giusto ricordare che sino a giungere a questo importante risultato, in origine, fra le scuole in provincia di Reggio C. dichiarate sottodimensionate per il mancato riconoscimento della deroga minoranze linguistiche, ve ne erano altre tre: 1) IIS Euclide Bova Marina 566 Alunni – 2) I.C. Montebello J. 508 alunni – 3) I.T.C. Ferraris/Da Empoli 542 Alunni.
In questo lungo lasso di tempo, sia l’Ente provincia che il sottoscritto non sono rimasti a guardare e, al fine di salvaguardare il maggior numero di autonomie scolastiche, in occasione del “Dimensionamento Scolastico 2013/14”, oltre a riproporre come autonomi i sei istituti sopra menzionati (in attesa di una eventuale ed opportuna modifica normativa) da subito, sono state create le condizioni per togliere dalla precarietà numerica due delle sei Istituzioni sopracitate: l’IIS “Euclide” che attraverso la “famigerata” aggregazione con l’Alberghiero di Condofuri ha abbondantemente superato i 600 alunni e l’I.C. di Montebello J. che a seguito di un sinergico lavoro fra la Provincia e l’ex amministrazione di Montebello J. è riuscito ad affermare il diritto alla deroga per i comuni montani.
Il conseguimento di questo importante risultato è la dimostrazione che se, come da me insistentemente suggerito, si fosse intentato subito un ricorso legale il “traguardo” sarebbe stato raggiunto già un anno fa.
Il risultato ottenuto oltre che soddisfare pienamente le comunità grecofone che vedono finalmente, dopo quasi due anni, riconosciuto il diritto alla tutela prevista dalla legge 482/99 e dalla L.R. 15/2003 (leggi peraltro in linea con la Costituzione Italiana), restituisce ad altri tre Dirigenti Scolastici vincitori di concorso ed altrettanti Dirigenti Servizi Generali Amministrativi la speranza concreta di entrare nei ruoli apicali della scuola.
Già nel mese di agosto, con diverse note stampa, invitavo tutti coloro che a vario titolo si stavano adoperando per la soluzione del suddetto problema a non mollare e non limitarsi a “vigilare”, e così è stato! …tant’è che stavolta l’azione sinergica by partisan ha spinto il MIUR e l’USR a prendere atto di tutte le realtà minoritarie presenti sul territorio regionale dando seguito ad una corretta interpretazione della norma. L’auspicio che da questo punto in avanti le istituzioni tutte rivolgano maggior considerazione alle realtà minoritarie italiane che oltre a rappresentare un importante patrimonio storico-culturale, se opportunamente promosse e valorizzate, sono volano per lo sviluppo turistico dei territori.
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