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Ripartire dai beni culturali dell’Area Grecanica con un progetto comune che contempli i beni culturali e la loro fruibilità, la difesa del territorio e dell’ambiente e rilanci il turismo. Questa l’idea, che presto si tramuterà in documento, emersa dal convegno “Beni culturali come motore di sviluppo dell’Area Grecanica”, ospitato, domenica scorsa dal salone Irssec di Bova Marina. All’appuntamento, organizzato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Crupi e moderato da Maria Natalia Iiriti, sono intervenuti: il dirigente del settore Beni culturali della Regione Calabria, Domenico Schiava; il consigliere provinciale, capogruppo dei “Socialisti Uniti – Psi”, Pierpaolo Zavettieri; la soprintendente ai Beni archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi. A relazionare, sulla tematica, è stato proprio Schiava che ha fornito una dettagliata cronistoria degli interventi prodotti tra il 2003 e il 2013. Gli interventi legislativi sono stati resi possibili attingendo ai fondi comunitari, i Por 2000-2006 che hanno attivato progetti speciali. La spesa programmata per tutti gli interventi ha superato i 31 milioni di euro.
Adesso, l’impegno è proprio quello di ripartire con un progetto d’insieme che vada a concertare lo sviluppo di un territorio prevalentemente attraverso l’utilizzo delle risorse comunitarie. «La concertazione – spiega il consigliere provinciale Pierpaolo Zavettieri – è il punto di partenza per ridare lustro a un’intera area ricca di storia, tradizione, cultura e bellezza. Sono particolarmente soddisfatto che la mia proposta – continua Zavettieri – di dare mandato all’assemblea dei sindaci dell’Area Grecanica (allargata alle istituzioni con competenza sul territorio ed alle associazioni che sullo stesso operano quotidianamente) sia stata accolta all’unanimità. A questo consesso sarà affidato il compito di formulare una bozza del cosiddetto “progetto unico” per l’Area Grecanica che potrà trarre spunto dal documento di sintesi scaturito dal convegno di domenica scorsa. Occorre a tal fine – conclude Zavettieri – superare la vecchia metodologia che sino a questo momento ha agito trattando un solo settore per volta anziché proporre l’insieme dei beni culturali messi a sistema e con lo scopo ultimo di rendere questo affascinate lembo di terra un attrattore turistico al pari dei Bronzi di Riace».
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