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Disservizi sui treni Treni Melito-Rosarno.
Arrivano le proposte dell’Associazione Pendolari Reggini in merito alla linea Melito-Rosarna dove esistono esistenti disservizi.
“Da tre giorni a questa parte si stanno verificando gravi disagi sulla linea jonica, specie sulla Melito-Rosarno” denuncia l’APR. I disagi sono dovuti “all’utilizzo di composizioni non idonee alla domanda di utenti. Il problema si é evidenziato oltremodo presso la fermata di Pellaro, una delle più frequentate della Regione”. Le soluzioni secondo l’associazione sarebbero quelle del “rafforzamento delle composizioni e inserimento di fermate sui servizi per Catanzaro Lido. I lavori dell’autostrada inoltre potrebbero essere una leva per ripristinare il vecchio servizio metropolitano tra Melito e Villa San Giovanni”.
Treni Melito-Rosarno
I treni Melito-Rosarno coinvolti in maniera più evidente sono il 22703 Melito-Rosarno (06:30-09:05) e 22644 Rosarno-Melito (12:35-14:25). “Come facilmente intuibile dagli orari sono corse affollate in maniera particolare da studenti e lavoratori” continua Giuseppe Imbalzano, Presidente APR. “Questi treni, stando a quanto riportato dal contratto di servizio tra Regione e Trenitalia, devono essere effettuati con composizioni aventi capacità superiore a centocinquanta posti a sedere. Tuttavia le composioni previste sono periodicamente disattesi, visto che i passeggeri sono costretti a salire a bordo di una sola Aln663/668. Si tratta delle famose “littorine”, con una capienza di soli sessantotto posti a sedere (intorno ai cento considerando anche i posti in piedi). Di conseguenza gli sfortunati viaggiatori devono viaggiare letteralmente ammassati, in barba alla nota 530/2013 dell’ANSF (Agenzia Nazionale Sicurezza Ferroviaria) in tema di sovraffollamento delle carrozze ferroviarie.
Segnalazioni APR
I problemi riscontrati in questa zona della provincia reggina vanno avanti da anni e non si vedono spiragli positivi all’orizzonte sui Treni Melito-Rosarno.
La stessa associazione ha piú volte “segnalato più volte a Regione e Trenitalia la situazione. Con l’auspicio che venissero prese le necessarie contromisure. Siamo coscienti che la flotta regionale di treni elettrici sia insufficiente e che il minimo inconveniente crei problemi all’operatore ferroviario. Però crediamo che sia altresì opportuno prevedere, per esempio, l’utilizzo di composizioni in doppia Aln663/668. Lo si deve fare per garantire un viaggio più confortevole o dei servizi suppletivi con bus. In passato questo è avvenuto con il treno Regionale 22475 Roccella-Reggio Centrale.
I disagi purtroppo non si fermano qui. Come dichiarato dallo stesso Imbalzano, “oltre ai disagi di questi giorni, da segnalare il nuovo orario ferroviario che entrerà in vigore a Dicembre 2017. Purtroppo non sono state recepite quelle che erano state le proposte avanzate dalle associazioni pendolari. Come APR, avevamo proposto alcune modifiche d’orario per rimpolpare l’offerta negli orari critici. Oltre all’inserimento di alcune fermate metropolitane (Pellaro e Lazzaro su tutte) sui treni regionali da/per Catanzaro Lido. Le motivazioni tecniche addotte riguardo la loro mancata adozione sono diverse. Crediamo peró sia necessario trovare un punto d’incontro tra le esigenze dell’impresa ferroviaria e degli utenti, che potrebbe produrre vantaggi importanti per entrambe le parti.
Aggiungiamo che siamo in attesa di notizie ufficiali per ciò che riguarda il bando per l’acquisto di nuovo materiale rotabile ed il nuovo contratto di servizio. Buona parte dell’efficienza ed efficacia del servizio passa dallo svecchiamento del parco rotabili regionale, uno dei più vetusti d’Italia, oltre che da un aumento della spesa dedicata ai servizi ferroviari.
Chiusura APR
In chiusura, non dimentichiamo che a breve cominceranno importanti lavori sul tratto autostradale tra Campo Calabro e Reggio Calabria. Si tratta del più trafficato a sud di Napoli. E crediamo che la ferrovia possa essere l’unico strumento efficace per bypassare la precaria viabilità della zona nord di Reggio.
La nostra proposta è semplice: ripristinare il vecchio servizio metropolitano, opportunamente riadattato alle esigenze attuali. Andando a colmare i vuoti dell’attuale programma di esercizio tra Villa e Melito. L’investimento stimato dovrebbe essere intorno a 1,5/2 mln € all’anno per 5/7 coppie di nuovi treni. Sono bazzecole considerando che l’attuale contratto di servizio tra Regione e Trenitalia è di 70 mln €/annui. E se finalmente ripartisse l’integrazione tra bus e treno (il compianto TreBus).
Siamo sicuri che finalmente i cittadini comincerebbero ad usare i mezzi pubblici più assiduamente, liberando la città dal traffico”.
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