Torrente Vena, addio risanamento

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Torrente Vena di Montebello Jonico: addio al risanamento. La Soprintendenza ritiene non necessaria la pavimentazione dell’alveo.

Torrente Vena, le novità

Il torrente Vena di Montebello Jonico continuerà a mantenere il suo stato di degrado e abbandono, fra canneti infestanti e cumuli di rifiuti.

“Con l’investimento di 140.000 euro, programmato dalla Ex Provincia di Reggio Calabria nel 2014, e col progetto esecutivo fatto nel 2017, si sperava si risanare il tratto urbano del torrente Vena; tuttavia il parere vincolante della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e paesaggio; ha trasformato la speranza in una non comprensibile conservazione dello stato dei luoghi”. E’ quanto ha riferito il primo cittadino di Montebello Jonico, Ugo Suraci.

Il parere della Soprintendenza

La Soprintendenza, pur riconoscendo che le “opere previste non comportano una significativa alterazione dello stato dei luoghi tale da indurre effetti pregiudizievoli alle valenze del paesaggio”; ritiene quindi non necessaria la pavimentazione del fondo dell’alveo.

L’intervento di sistemazione del torrente Vena si trasformerà quindi in una semplice pulizia dell’alveo con la temporanea rimozione dei canneti infestanti.

Il disappunto del Sindaco Suraci

Pur non entrando nel merito della scelta della Soprintendenza, il Sindaco Suraci esprime disappunto riguardo alla decisione presa, considerando lo stato in cui versa il torrente Vena.

“Dopo aver effettuato l’ennesima pulizia del Torrente – afferma infine – per la Città Metropolitana, si tratterà di trovare ogni anno ingenti risorse finanziare per togliere canne “al vento” e trasportarle costosamente in discarica; sicuri della loro ricrescita repentina”.

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Author: Maristella Costarella

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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