Successo per il doppio appuntamento al Centro Ellenofono di Roghudi

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Presso il Centro Ellenofono di Roghudi, si è tenuto un doppio appuntamento di studio e cultura avente come oggetto la presentazione del libro ”Il fiore della Ginestra” e il seminario sulla coltivazione del Bergamotto: produzione e commercializzazione della sua essenza.

Promotore dell’iniziativa è stato il  Circolo Culturale Paleaghenea, già noto per il suo impegno e il contributo culturale nell’area grecanica che,  dopo il  successo del premio “O NOSTOS”,  prosegue la sua attività con seminari di studio a tema sulla riscoperta delle risorse culturali, nell’ambito del Corso di formazione e aggiornamento in “Tutela e Valorizzazione del patrimonio culturale dei greci di Calabria: dalla lingua alle tradizioni”.

A rendere unico l’ incontro studio,svoltosi sabato scorso presso i locali dell’associazione, è uno straordinario connubio, molto in voga negli ultimi anni, tra cultura e coltura, ne risulta un’analisi dettagliata e un momento di ascolto attivo e confronto tra i partecipanti e i proponenti su risorse e  condizioni della Calabria dal degrado, la forza del passato, delle radici e  della terra.

Apre i lavori Mario Maesano Presidente del Paleaghenea. Al tavolo dei relatori  Presenta il libro la Dott.ssa Maria Zema e l’autrice del libro “Il fiore della Ginestra” la  Dott.ssa Carmela Maria Palumbo. La prima fase dell’incontro s’incentra su “Il racconto intenso e coinvolgente di quei sessanta giorni anima le pagine di questo diario regalando al lettore un inedito ritratto di Padre Gian Carlo Bregantini, … un pastore con doti umane e spirituali non comuni , che ha saputo avvicinarsi ai bisogni degli ultimi, dei poveri e dei disoccupati”.

In particolare il dottor Maesano commenta alcuni passi fondamentali del libro, il capitolo “tra Utopia e Testimonianza”, dove si riporta il pensiero di Mons. Bregantini sulla Calabria, e le due facce della medaglia, i punti negativi della sua gestione politica, tra frammentazione, miopia, invidia e piccoli germogli positivi. Nella sua logica catecumenale l’ex vescovo di Locri-Gerace individua tre figure di donne che possano innestare un felice percorso di riscoperta e amore verso la terra calabra: la mamma, la maestra, e la catechista.

E ancora sempre nella testimonianza riportata dall’autrice la dott.essa Palumbo, l’analisi di Mons. Bregantini si concentra su alcuni concetti chiave come “bene comune, quindi cooperazione, e solidarietà” per una politica che risponda ai problemi reali. L’altra riflessione che scaturisce dall’incontro prende il via dal capitolo “paesi dimenticati”. L’autrice riesce a fotografare in queste pagine e ricordando la figura del grande Pastore di Anime del Denno, la situazione di una Calabria desolata e abbandonata, a causa di calamità, spopolamento, e conseguente emigrazione. Ancora una volta, nel suo viaggio-ricordo l’autrice riporta le parole di Mons. Bregantini, in occasione della “giornata della memoria” a Ferruzzano nel centenario del terremoto che distrusse gran parte del paese.

“Non vivete solo di marina, non contrapponete la marina, alla montagna: l’una ha bisogno dell’altra, come la trama con l’ordito. Se la montagna è verde, il mare è blu”.  E ancora il dott. Maesano ricorda orgogliosamente la visita dell’ex vescovo di Locri- Gerace a Roghudi vecchio, tratteggiato dall’autrice come un evento sospeso nel tempo e nello spazio, in quella valle luminosa del Tuccio dove ancora resiste la cultura del Bergamotto. E qui s’innesta, tra cultura e ambiente, il tema: “La coltivazione del Bergamotto: produzione e commercializzazione della sua essenza”.

E la seconda fase dell’incontro vede ancora protagonisti dell’evento personaggi di raro spessore culturale: Giuseppe Falcone – Perito Agronomo, Luciana Familiari – Esperta sul Bergamotto, L’ On. Fortunato Aloi – Promotore legge Bergamotto. Numerosi le tesi intorno alle origini di questo frutto, ci rende edotti Luciana Familiari, che sottolinea l’importanza che ha avuto la famiglia Ramirez nella salvaguardia della produzione dell’agrume.  Il Bergamotto è un agrume classificato come Citrus Bergamia risso, appartiene alla famiglia delle Rutacee…il frutto ha la forma sferica con peso medio intorno ai 200gr, il colore a maturazione è giallo. La fioritura va da Novembre a marzo. Il suo habitat più idoneo ed esclusivo è costituito dalla striscia di Terra, lunga poco più di cento chilometri, ovvero tra Villa San Giovanni e Monasterace, compresa tra le propaggini estreme dell’Aspromonte e i mari Jonio e tirreno, in provincia di Reggio Calabria. La coltivazione e produzione della sua essenza, hanno costituito per oltre 50 anni, fino ai nostri giorni, un raro momento d’imprenditorialità agricola di respiro internazionale per la Calabria.

L’agronomo Giuseppe Falcone ricorda in special modo la coltivazione e l’industria dell’essenza.
L’intervento dell’onorevole Aloi è lunga e appassionante pagina politica, in ordine all’attività legislativa che ha tenuto impegnata per oltre un anno la Camera dei deputati, su una legge da me presentata e sottoscritta da oltre 110 deputati (la legge numero 39 del 25 febbraio 2000) relativa alla tutela del bergamotto e dei suoi derivati,  il prezioso “oro verde” che costituisce una grande risorsa per l’ economia ma è stato per troppo tempo sottovalutato. E tal proposito i relatori nel corso dell’evento, ricordano le iniziative  non solo accademiche ma relative ai bandi e ai finanziamenti della Regione volte a valorizzare, dando del bergamotto una doverosa immagine emblematica.

Conclude il Prof. Ezio Pizzi – Presidente del Consorzio di tutela del bergamotto, il quale sottolinea un comparto poco valorizzato e finanziato finora, a parte le lotte e la difesa dell’on. Aloi. Poi la memoria va all’amico Totò Familiari, e al tratto di strada percorso insieme fino alla sua scomparsa. Il dottor Pizzi, da autentico uomo del Sud,  con un enfasi non priva di commozione, passa a narrarci i pro e i contro dell’attività imprenditoriale relative al settore agro-alimentare, dalle origini alla difesa e commercializzazione del prodotto sino  alle proprietà straordinarie di questo frutto miracoloso, panacea di più mali, dalla riduzione del colesterolo nel sangue alla cura della psoriasi.

Il Paleaghenea colpisce ancora nel segno. Il dottor Maesano si dice soddisfatto, un seminario “apripista”, nel segno della continuità con il passato ma che mira ad un target sempre più elevato e che nel tempo  diversifichi i percorsi e l’offerta culturale.

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Author: Cristina

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