Staiti, Principato sul nuovo parroco

sindaco Staiti

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Riceviamo e pubblichiamo il discorso del Sindaco di Staiti, Arch. Antonio Domenico Principato in merito all’ingresso del nuovo parroco:

Carissimo Don Leonid, con grande piacere a nome di tutta la Comunità Staitese la accolgo con grande sentimento di gioia ed affetto, due caratteristiche che presto potrà lei stesso riscontrare nel popolo Staitese.
Vorrei ringraziare Sua eccellenza il Vescovo Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, che oggi è rappresentato dal vicario zonale Don Leone Stellitanoconsentitemi un saluto ed un ringraziamento anche a Don Giovanni che per ultimo ha amministrato la nostra parrocchia ed anche agli altri parroci che l’hanno preceduto.

Non posso, in questo momento particolare per la nostra Parrocchia, non ricordare a voi Parroci, alle autorità presenti ed a noi Comunità Staitese un Sacerdote, un’amico, un fratello, un Padre “Don Pasquale Zito” che nel suo lungo percorso, o meglio missione “trentennale” nella nostra comunità, ha saputo incidere, dare e rafforzare i valori dell’essere Cristiano, quali: il rispetto dell’essere umano, considerato unico e singolare; la valorizzazione della donna e l’educazione del bambino; l’importanza della Famiglia; il senso di aggregazione ed altri ancora.

Don Leonid, ho fatto riferimento ai suoi predecessori, non per demoralizzarla, bensì per spronarla ad incoraggiare e quando serve, anche rimbrottare, il nostro popolo già in cammino.

In questa comunità ed in questa amministrazione comunale, che mi onoro di rappresentare, troverà la massima e più totale disponibilità alla collaborazione in tutte le iniziative che, sicuramente avranno un percorso tendente alla salvaguardia dei principi morali ed etici, nel rispetto delle tradizioni sia religiose e sia civili.

A tal proposito, devo dirle che questo piccolo ma laborioso centro aspromontano ne ha molte, una su tutte la Festa di S. Anna “la nostra Patrona”, etc…, e in tutte quelle azioni tendenti alla valorizzazione di ideali e progetti nell’interesse e nel miglioramento della Comunità Staitese e dei suoi abitanti.

Voglio enunciare un passo del concilio Vaticano II: “I sacerdoti sono stati presi fra gli uomini e costituiti in favore degli uomini stessi nelle cose che si riferiscono per offrire doni e sacrifici: essi vivono in mezzo agli uomini e costituiti come fratelli in mezzo ai fratelli”.

La comunità staitese è piccola, e la figura del sacerdote, riveste un ruolo fondamentale, centrale ed importantissimo. Detto ciò, caro don Jean Leonid le chiedo, anzi la esorto, a voler continuare, e perché no a migliorare l’operato dei suoi predecessori, con i ragazzi, con i giovani e con gli adulti, con una presenza che sappia incitarli, stimolarli e frenarli.

Le chiedo anche di stare vicino alle persone anziane ed agli ammalati, questa vicinanza fa sentire meno sia il peso degli anni sia della malattia.

Ora miei cari concittadini mi rivolgo a Voi comunità Staitese, da buon cattolico dico che oggi l’animo mio è colmo di fiduciosa speranza, e credo, guardando il volto di ognuno, che anche voi siete emozionati, avendo dato la stessa importanza in questa giornata di fede. Spero che questo sentire possa rendere la nostra comunità più unita e coesa nelle azioni, nel rispetto reciproco, nella collaborazione per un solo fine: “Il Bene Comune”. Fine che rende una comunità “Famiglia”.

Concludo con un “Grazie” a tutti i presenti, a Don Leone Vicario Zonale, alle autorità civili e militari presenti porgendo a lei, Don Leonid, l’augurio più caro e sincero di tutta la comunità che rappresento affinchè, la sua missione pastorale possa arrecare a tutti noi tanta felicità, gioia, crescita spirituale, civile e religiosa“.

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