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I consiglieri del Gruppo Misto del Comune di Melito Porto salvo (F. Pizzi, Iaria, Campagna, Foti, Familiari e Vadalà), intervengo in merito alla nota del sindaco ( del 23 giugno), sull’interrogazione presentata la settimana scorsa in merito al servizio “Spazzamento e sfalcio dell’erba spontanea”. Dichiarando:
Dire che siamo rimasti senza parole è riduttivo pensando al contenuto della nota firmata dal sindaco Salvatore Orlando che ha evitato di affrontare la problematica principale della sporcizia che invade le strade del territorio, sollevando invece una questione burocratica riguardante il regolamento consiliare.
Le osservazioni del sindaco sono state considerate irrilevanti non solo per la discutibile interpretazione delle norme non vincolanti relative ai poteri dei consiglieri comunali, ma anche per il sospetto di voler eludere una risposta concreta alla questione entro i 5 giorni previsti.
Il problema della pulizia delle strade, della frequenza e regolarità del servizio, e delle modalità di esecuzione rappresenta uno dei principali disservizi nel comune, senza giustificazione per la mancanza di risorse poiché il servizio viene regolarmente pagato.
Si ritiene altresì che la nota prot. 16231 del 19/06/2023, non comporterebbe alcun aggravio per gli uffici, se non il normale adempimento degli atti necessari per la corretta ed esaustiva evasione della stessa, che coinvolgono ambiti operativi diversi, sottolineando come, al contrario, la finalità perseguita dagli scriventi è quella di ridurre al minimo le attività necessarie.
Il problema della pulizia delle nostre strade, della frequenza e regolarità del servizio, delle modalità con cui lo stesso deve essere eseguito è uno dei principali disservizi che si registrano nel nostro comune, non valendo per esso la giustificazione della mancanza di risorse, in quanto regolarmente e puntualmente pagato.
È stato necessario chiarire le richieste e sollecitare una risposta immediata dopo il termine scaduto.
Purtroppo, la risposta del sindaco conferma l’incapacità dell’amministrazione di affrontare i problemi dei servizi essenziali e di assumersi le responsabilità per i disservizi esistenti.
Evidenziano altresì che:
• il Regolamento consiliare del Comune di Melito di Porto Salvo non prevede in via esclusiva due modalità, tra loro alternative, di presentazione delle interrogazioni, ma disciplina le conseguenze nel caso in cui i consiglieri proponenti non facciano specifiche istanze: questo spiega la richiesta espressa di iscrizione all’odg di un’interrogazione a risposta scritta, che in caso contrario non diverrebbe oggetto di discussione e confronto in aula consiliare;
• la previsione di diverse tempistiche previste, più precisamente 5 giorni per la risposta scritta urgente (come emerge dalla lettura combinata del comma 6 e del comma 9 dell’art. 49 del Regolamento consiliare) e 30 giorni successivi per l’iscrizione all’odg del Consiglio, giustificano ulteriormente la duplice richiesta avanzata dagli scriventi, il cui intento è sia quello di ottenere tempestivamente informazioni in merito ad un disservizio più volte segnalato sia poter discutere dell’argomento di cui trattasi durante il Consiglio comunale, sede per eccellenza di discussione, confronto e approfondimento delle problematiche che interessano la cittadinanza;
• i consiglieri proponenti, infine, attraverso la richiesta di “successiva iscrizione all’ordine del giorno” hanno semplicemente esercitato il loro diritto, espressamente riconosciuto dall’art. 47 del Regolamento consiliare, di proporre al Presidente del Consiglio Comunale ordini del giorno per la successiva sessione consiliare.
Queste sono le stesse ragioni che hanno spinto a prendere le distanze dal gruppo Risorgimelito ed alla creazione del gruppo misto, per rappresentare le criticità sollevate dai cittadini.
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